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Intelligenza artificiale. Incontro al Polo Rambaldi con il docente Unical Carmine Dodaro

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Intelligenza artificiale. Incontro al Polo Rambaldi con il docente Unical Carmine Dodaro

Nelle settimane in cui Chatgpt è al centro del dibattito e robot e software iniziano sempre più a fare il loro ingresso nelle aule scolastiche, al Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme si discute di intelligenza artificiale, delle prospettive e delle sfide collegate a un vero e proprio “cambio di paradigma” che potrebbe concretizzarsi da qui a pochi anni, dal mondo della scuola al mondo del lavoro e ad ogni ambito della vita sociale.

A discuterne con gli studenti delle terze e quarte classi dell’indirizzo informatico dell’istituto, Carmine Dodaro, docente del dipartimento di matematica e informatica dell’Università della Calabria, componente del team che lo scorso anno è risultato vincitore di un importante riconoscimento per una ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, uno dei fiori all’occhiello dell’ateneo calabrese.

Promosso dal dipartimento di informatica del Polo e coordinato dai docenti Stefano Macrina e Orsola Valente, l’incontro ha dato occasione ai ragazzi dell’indirizzo informatico di confrontarsi con il professore universitario su opportunità e ostacoli dell’intelligenza artificiale che – ha sottolineato Dodaro – “è già una realtà, se pensiamo soltanto alle applicazioni utilizzate in campo medico per generare in automatico le diagnosi dei pazienti, ai software per ridurre i tempi di attesa per arrivare alle metropolitane senza conducente, ormai esperienza quotidiana nelle metropoli di tutto il mondo e anche in alcune città italiane. Siamo di fronte a una realtà che, da professionisti del mondo scientifico, dobbiamo guardare non con un approccio ideologico ma razionale e critico, cogliendone gli elementi costruttivi finalizzati a migliorare la vita dell’umanità e– perché no –interrogandoci sulle questioni etiche che ogni innovazione scientifica e tecnologica porta con sé”.

Intelligenza artificiale. Incontro al Polo Rambaldi con il docente Unical Carmine Dodaro

Entrando più nel merito dell’argomento, Dodaro ha sottolineato la differenza tra la programmazione imperativa e la programmazione logica, quest’ultima alla base dell’intelligenza artificiale deduttiva che mira a dotare i computer di capacità di ragionamento logico.

Sollecitato dagli studenti, che hanno accolto con interesse ed entusiasmo la proposta, Dodaro ha risposto alle domande invitando i ragazzi ad approcciarsi sempre con spirito critico, senza facili entusiasmi e senza chiusure aprioristiche, a una realtà in continua trasformazione ogni giorno con la quale gli studenti dovranno confrontarsi nei loro percorsi formativi e professionali presenti e futuri.

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