L’inverno sta finendo: i numeri della Primavera di Sibari
4 min di letturaDemma: «In attesa dei turisti è già ottima la risposta del territorio»
Che il successo di “Sybarisuona”, il concertone organizzato per il Primo Maggio insieme a visite guidate e pic-nic nei pressi dell’area archeologica, nonostante la pioggia, fosse solo un esempio dell’incremento del numero di presenze che si sta registrando al Parco di Sibari s’era detto a chiaramente.
Sette laboratori tematici attivi, rivolti a tutte le fasce d’età, una mostra di arte contemporanea che porta letteralmente in museo pezzi di paesaggio della Sibaritide, attività con le associazioni, le scuole del territorio e finanche con il carcere i Castrovillari, incontri con la società civile, imprenditori, magistrati, insegnanti.
Depositi archeologici aperti al pubblico, scavi inediti e restauri accessibili e visitabili da tutti. Ci sono tutte queste attività (e tanto altro) dietro la crescita del trend di visitatori al Parco e al Museo nazionale archeologico della Sibaritide.
Un aumento di presenze che, con la conclusione del primo quadrimestre del 2023, si è potuto anche misurare nei numeri dei biglietti staccati e degli incassi registrati. Cifre e conteggi che hanno permesso di fare paragoni con quelli dello stesso periodo ma riferiti all’anno passato.
E i dati dicono che ha fatto molto meno freddo, quest’anno, nelle sale del Museo Nazionale archeologico della Sibaritide e nelle aree archeologiche del Parco di Sibari, anche perché tutte le attività fin qui svolte attività hanno quadruplicato il numero dei visitatori giunti a Sibari nel primo quadrimestre dell’anno, oltre 6.500 rispetto ai circa 1.600 dello stesso periodo del 2022.
«Più siamo, meglio stiamo! – commenta soddisfatto il direttore Filippo Demma, artefice con il suo staff di questa trasformazione in atto – i numeri ci fanno piacere, naturalmente, soprattutto perché parliamo dei mesi invernali in cui non contiamo su flussi turistici, ma è la risposta del territorio nel suo complesso che ci rende orgogliosi e incoraggia il nostro lavoro. Le persone smettono di visitare i nostri musei per iniziare a frequentarli. Tornano per i laboratori, le iniziative, per accompagnare il parente che rientra per le feste o per mostrare i tesori del proprio passato agli amici in visita. Un punto di riferimento per la vita culturale della comunità, un luogo di informazione e formazione. Quello che vogliamo e dobbiamo essere». Anche gli introiti crescono: nel primo quadrimestre del 2023 gli incassi sono più che triplicati rispetto allo stesso periodo del 2022, il trend netto vede un +216,5%. «In termini di numeri assoluti – prosegue – non parliamo certo di cifre enormi, ma stiamo comunque mettendo da parte un tesoretto che ci consentirà di incrementare la fruizione, pagare straordinari per il personale – ancora sottonumero – e migliorare sempre più la nostra offerta. Insomma, il vero successo non sta nell’aumento degli introiti, ma nelle possibilità di migliorare il servizio che questi soldi ci danno”. Perché il vero obiettivo da perseguire è migliorare la qualità del servizio offerto di cui i numeri possono essere soltanto un riflesso collegato. E questa qualità è migliorata di molto, con gli strumenti offerti dall’autonomia: il Parco archeologico di Sibari svolge un’attività culturale e sociale assolutamente inedita per il territorio calabrese, con un’attenzione speciale alla comunicazione. Uno stile nuovo, colloquiale, un uso dei social aperto e agile, niente ingessature, molta ironia, informazione puntuale e interazione con il pubblico, uno stile grafico elegante e mai banale, un’immagine curata. «Lo diceva qualche anno fa Marshall McLuhan – commenta Demma – il mezzo è il messaggio. L’efficacia e l’eleganza nella comunicazione sono un preciso dovere nei confronti del nostro pubblico e della nostra stessa missione, anche questa è Cultura. Il nostro Ufficio Comunicazione comprende professionisti del settore, ma anche archeologi e tecnici competenti, forma e sostanza».
A breve, poi, arriverà anche il nutrito programma estivo. Per conoscerlo e per avere notizie in anteprime su tutto le attività il consiglio è quello di continuare a seguire tutti i canali social e istituzionali del Parco di Sibari.