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Catanzaro. Talerico: l’Ente Fiera non si tocca

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Ecco la verità sull’Ente fiera

Comunicato Stampa

La struttura dell’Ente Fiera deve rimanere nella disponibilità dell’amministrazione comunale che dovrà impiegarla per le finalità per cui era stata realizzata e, quindi nell’interesse della Città di Catanzaro, così riqualificando l’area.

La Prefettura di Catanzaro, guidata da persona autorevole e lungimirante, non avrà, invero, alcuna difficoltà con i fondi di Stato a realizzare altra struttura da destinare all’accoglienza degli immigrati, non certamente in quell’area ma in altra zona idonea fuori dalla Città, onde evitare che gli ospiti possano essere arruolati da tutti quei contesti deviati per cui la stessa sicurezza su Catanzaro Lido oggi è messa in discussione e che pregiudica tutte le iniziative imprenditoriali.

Detto ciò è il caso di fare chiarezza sui collegamenti piuttosto tra Ente Fiera e la società in house Catanzaro Servizi Spa.

L’operazione relativa all’acquisto da parte della Catanzaro Servizi S.p.A. di una porzione immobiliare del Parco Commerciale Romani (da adibire a Centro espositivo fieristico), determinava nel settembre 2012 la messa in liquidazione della società partecipata.

Infatti, in un contesto già critico, che vedeva l’esaurirsi dei benefici della stabilizzazione delle 71 unità ex LPU precedentemente impegnate presso gli uffici comunali (avvenuta nel 2009), la Società ebbe a subire un impatto devastante sotto il profilo finanziario ed economico-patrimoniale, con effetti ancora oggi evidenti e, tutti derivanti dall’inadempimento contrattuale rispetto alla compravendita del Parco Romani.

Tale acquisto era stato “autorizzato” dal Sindaco p.t. di Catanzaro e deliberato nell’Assemblea dei Soci il 16/05/2011, con integrale copertura a valere sul Patto Territoriale di Catanzaro finanziato dal Ministero delle Attività Produttive per un importo di circa 5 milioni di euro.

La mancata erogazione ministeriale inerente il Patto Territoriale e quindi il mancato finanziamento per l’acquisto dell’immobile esponeva la Catanzaro Servizi S.p.A. a grave indebitamento, anche tenuto conto del grave inadempimento del suo unico azionista : il Comune di Catanzaro che non conferiva nelle casse della partecipata alcunché.

Si aggiunga che il complicato iter per la localizzazione dell’Ente Fiera, più volte variata (area COMALCA prima, area Germaneto dopo, ecc.), è stato definitivamente concluso poi con la costruzione del Centro fieristico dell’area Magna Graecia.

Facendo un passo indietro dobbiamo ricordare la Delibera del C.C. n. 33 del 15/03/2005 con cui il Comune di Catanzaro aveva individuato la partecipata, Catanzaro Servizi S.p.A., quale beneficiaria e gestore dell’Ente Fiera.

Ciò conduceva la Società, seguendo sempre gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale, alla stipula del contratto di compravendita nell’ambito dell’operazione Parco Commerciale Romani con la conseguente impossibilità, poi, di onorare le obbligazioni finanziare assunte, con grave indebitamento a cui seguirono diverse azioni esecutive da parte dei creditori.

E’ il caso di ricordare poi gli ingenti esborsi avvenuti in favore della Curatela Parco Romani e della Gatto Costruzioni, aggravati ancora dagli esiti dei relativi contenziosi giudiziari, con esposizione debitoria anche nei confronti dell’Aurora S.r.l., ancora in corso di definizione.

In tale complessivo quadro si inseriscono gli ingenti debiti maturati negli anni della Catanzaro Servizi, la quale al netto della pratica “Ente Fiera”, avrebbe certamente presentato una situazione economico-finanziaria solida.

Un’ultima considerazione sia consentita in ordine alla Delibera del Consiglio Comunale di Catanzaro n. 120 del 30/09/2020, con la quale venivano assunti gli atti di indirizzo per l’affidamento alla Catanzaro Servizi S.p.A. i servizi a rilevanza economica, escludendo dall’elenco proprio la gestione dell’Ente Fiera, individuando invece quale soggetto idoneo a tale scopo la Fondazione Politeama (decisione discutibile ed illogica).

Sarebbe stato invero corretto e logico affidare la gestione dell’Ente Fiera alla società partecipata Catanzaro Servizi Spa (fatta prima indebitare per l’”acquisizione” di un Centro fieristico), spesso vittima di incertezze decisionali che hanno impedito alla Società di operare nell’ambito dei servizi e per le finalità contenute nel proprio statuto.

Ecco perché oggi non abbiamo necessità di costituire un nuovo soggetto giuridico per la gestione dell’Ente Fiera, ciò comporterebbe un ulteriore spreco di risorse pubbliche sia per la costituzione che per la gestione, che per le indennità di nuove figure apicali.

L’Ente fiera può essere gestito dalla Catanzaro Servizi S.p.A., con ciò divenendo del tutto inutile pensare ad altre soluzioni, in quanto la società partecipata per continuare a rimanere in vita ha necessità di vedersi assegnati nuovi servizi e attività – come ricavabile dai rilievi del MEF e dell’Anac -.

Antonello Talerico
Consigliere Comunale di Catanzaro

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