Scambio culturale tra il Liceo Campanella e il Lycée René Cassin
2 min di letturaDal 28 marzo al 4 aprile circa 40 studenti del Liceo “Tommaso Campanella” hanno partecipato allo scambio culturale che li ha visti ospiti a Tarare cittadina in provincia di Lione e frequentare il Lycée René Cassin.
Dal 5 al 12 maggio sono stati, invece, gli studenti francesi a sedere tra i banchi del Campanella.
Una convenzione firmata dalle due scuole che ha permesso a ben 80 ragazzi di vivere nuove relazioni e avviare un dialogo interculturale basato sul confronto di esperienze diverse.
Promotrice la prof.ssa di Lingua madre Carmen Marra che, con il sostegno del Liceo francese e con il particolare impegno del prof. Giorgio Travaglini, ha costruito un ponte tra le due istituzioni scolastiche e creato le condizioni per garantire l’ospitalità ai ragazzi lametini e ai ragazzi francesi; necessario il coinvolgimento delle famiglie le quali hanno accolto prima a Lione e poi a Lamezia Terme i ragazzi garantendo il calore familiare e permettendo ad ognuno di loro un inserimento più veloce.
I programmi sono stati ricchi di attività finalizzate soprattutto alla conoscenza del rispettivo patrimonio culturale, di usi e costumi e tradizioni e alla partecipazione ad attività didattiche, ampliando così, con contributi disciplinari specifici, quel valore formativo alla base dell’esperienza. Molte le uscite sui territori che hanno trasformato gli studenti di entrambi le scuole in esploratori culturali animati da una vivace curiosità.
Soddisfazione piena da parte della Dirigente scolastica, dott.ssa Susanna Mustari, che vede in iniziative del genere “l’applicazione sul campo di quello spirito che anima i processi, ormai naturali e necessari di integrazione europea. Gli scambi culturali, aggiunge, aprono la mente dei nostri ragazzi e hanno il grande vantaggio di far conoscere il mondo per capire come si vive fuori dal proprio comfort zone entrando in contatto con una nuova cultura, parlando tutti i giorni la lingua del paese che li ospita. Sento di dover complimentarmi con i promotori di una iniziativa così lodevole e impegnativa in termini di responsabilità. Sapere che i ragazzi si sono salutati con la promessa di rincontrarsi a breve significa aver raggiunto l’obiettivo e permette di affermare che i nostri giovani sono sempre più aperti ad un futuro multiculturale ed europeo!”