Lamezia. Inaugurata la mostra itinerante: Azzardo non chiamatelo gioco
3 min di letturaObiettivo della proposta progettuale, è stato fornire agli allievi e futuri uomini e donne, strumenti e conoscenze idonee, affinché potessero comprendere la pericolosità che spesso si nasconde dietro gesti ed abitudini apparentemente innocui
Ieri 19 maggio, alle ore 10.30 nell’Aula Scarselletti del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, diretto dalla Dott.ssa Anna Primavera, alla presenza del sindaco della città Dott. Paolo Mascaro, della Dott.ssa Giulia Audino, direttore del U.O.C. SERD di Catanzaro, della Dott.ssa Rossella Manfredi, Direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASP CZ, del Dott. Antonino Leo, Responsabile regionale del movimento promotore, si è svolta la manifestazione di apertura della mostra itinerante: Azzardo non chiamatelo gioco, organizzata dal Movimento Vivere In, associazione laica di spiritualità, che opera da tempo nel tessuto sociale lametino.
Punto di arrivo di un percorso che ha visto coinvolti gli alunni e le alunne della 3^A/B coadiuvati dal docente referente Prof. Gino Cuda e la presenza qualificata del Dott. Luigi Pullia per il SerD, della Prof.ssa Di Cello Maria Rita per il Movimento Vivere In e del Sig. Elio Anfosso referente per la cooperativa Zarapoti.
Obiettivo della proposta progettuale, è stato fornire agli allievi e futuri uomini e donne, strumenti e conoscenze idonee, affinché potessero comprendere la pericolosità che spesso si nasconde dietro gesti ed abitudini apparentemente innocui.
La completa digitalizzazione e l’innato impulso a sperimentare il nuovo, spesso porta tanti di loro a sperimentare nuove vie, senza comprenderne a pieno l’estrema pericolosità.
Nella fase di preparazione i ragazzi hanno fatto esperienza diretta, ascoltando la viva voce di chi opera in questo campo da molto tempo. Si sono confrontati e sono intervenuti praticamente per dare corpo ad una iniziativa di informazione e sensibilizzazione all’interno del proprio istituto.
Attivati tre laboratori, gli allievi sono stati impegnati in attività di informazione e rilevazione dati attraverso interviste e la somministrazione di un questionario fornito dalla cooperativa Zarapoti.
Monitoraggio che è stato brillantemente esposto all’interno della manifestazione, attraverso un interessante video ed un articolato Power Point difronte ad un pubblico attento e partecipe.
La mostra, interessante per la sua
struttura, ha rappresentato uno strumento prezioso, pienamente spendibile in un ambiente delicato qual è quello dei giovani.
Immagini vivaci ed ironiche, che lasciano trapelare al più attento visitatore un messaggio, invitandolo a prestare particolare attenzione, nel pericoloso mondo del gioco d’azzardo.