Lamezia. Natalia (Exit): degrado nella zona Santuario di Sant’Antonio
3 min di letturaLa pulizia di tutta la zona circostante, compresa l’area intorno al vecchio ospedale, oggi sede di alcuni distaccamenti sanitari, viene svolta solo una tantum e sempre in prossimità dei tredici giorni di devozione al Santo protettore
Comunicato Stampa
Siamo stati contattati dai residenti della zona del Santuario di Sant’Antonio, nel centro di Lamezia Terme, per raccogliere le loro rispettabilissime proteste e soprattutto le legittime aspirazioni e richieste a tutti gli enti preposti.
La gente del posto ci ha illustrato a menadito quella che è la situazione nel loro quartiere, ossia il perenne stato di abbandono e quel senso di impotenza che pervade gli stessi nell’assistere da diversi anni a questa parte alle medesime difficoltà di vivere la propria zona.
I residenti di Sant’Antonio lamentano il fatto che la pulizia di tutta la zona circostante, compresa l’area intorno al vecchio ospedale oggi sede di alcuni distaccamenti sanitari, viene svolta solo una tantum e sempre in prossimità dei tredici giorni di devozione al Santo protettore.
“Durante l’anno” ci dicono, “siamo invasi dalla sporcizia, dai rifiuti abbandonati di tutti quelli che in sfregio al comune vivere civile, scambiano le zone del parcheggio e dei vari padiglioni, per una discarica comunale nella quale abbandonano di tutto.
L’erba cresce alta e solo una volta all’anno, come in questi giorni, si fa viva la cooperativa della Malgrado Tutto per pulire e cercare di bonificare la zona.
Sia ben chiaro, continuano i residenti, noi ringraziamo Raffaello Conte che sempre nel corso degli anni è stato l’unico ad interessarsi alla zona con la sua opera di volontariato, cosi come ringraziamo i volontari della Casa di Riposo Tamburelli.
Durante l’anno però, denunciano i cittadini della zona interessata, non si vede nessuno, neppure una pattuglia di Vigili Urbani per monitorare, per quanto riescono, la situazione della viabilità. Ci hanno infatti riferito i residenti che spesso gli stessi hanno rischiato di scontrarsi con altre auto che in maniera incosciente scendono dalla discesa del vecchio ospedale, un giorno di questi affermano, si rischia un grosso incidente.
Noi di Exit prendendo visione di tutto ci sentiamo di allertare tutti gli enti preposti, anche perché questa gente oltre al degrado che subisce è anche costretta a vivere col terrore di trovarsi davanti casa, come sta avvenendo in altre zone di Lamezia Terme, i cinghiali che rovistano nei sacchi di immondizia lasciati li nell’abbondono più totale. La tenda allestita in periodo pandemico e preposta per effettuare i tamponi, è lasciata ancora lì e non si sa per cosa.
Ricordiamo anche che nei pressi della zona denunciata ci sta anche la Casa dii riposo comunale. Preso atto anche che l’imminente festività di Sant’Antonio richiamerà fedeli provenienti non solo dall’hinterland lametino, ma un po’ da tutta la regione, chiediamo l’installazione dei servizi igienici, ossia i bagni chimici mobili, per tutta la durata dei precetti religiosi.
Siamo ben consci che monitorare spesso un solo quartiere diviene molto difficile, ma a questi residenti basta anche una pulizia almeno trimestrale e soprattutto maggiore presenza delle autorità competenti per la sicurezza della zone e del corretto scorrimento e transito delle autovetture.
Questa gente vive nel centro della città, ai piedi di un importante e storico santuario e non vorrebbe vedersi abbandonata per undici mesi, anche perché quando Santo e festa passano, le tasse continuano a pagarle ed allo stesso modo vorrebbero usufruire dei servizi necessari che gli spettano.
Francesco Natalia
Exit Calabria