Mio fratello sono io, il nuovo singolo del cantautore Giuseppe Maggisano
4 min di letturaLa vita di un musicista è soprattutto fatta di momenti con il proprio strumento, il mezzo attraverso il quale poter raccontare la propria visione della vita e le personali esperienze.
Quello che arriva a noi, il risultato finale, la canzone, è la punta di un iceberg creativo che può avere origini lontane legate alla propria formazione artistica.
Giuseppe Maggisano fa parte di questa categoria, musicista ma anche autore, scrive e arrangia i suoi brani praticamente da sempre.
La sua storia musicale è costellata di diversi momenti in cui quest’arte gli ha dato tanto e continua a dargli, sin dall’infanzia, tra chilometri macinati insieme alla Jericho Dixieland Jazz Band o con il suo progetto solista con cui ha pubblicato un Ep nel 2020 e un’altra manciata di singoli nel 2021.
Domani 2 giugno uscirà il suo nuovo singolo registrato e prodotto da Dissonanze Studios. Lo abbiamo incontrato per far due chiacchiere alla vigilia dell’uscita di “Mio fratello sono io”.
Link per il presave di “Mio fratello sono io”
https://bfan.link/mio-fratello-sono-io
Mio fratello sono io, il nuovo singolo, racchiude dentro quasi cinquant’anni di storia. Dal titolo, che ha un chiaro richiamo, alla scrittura tra De Gregori e il Pop di Jovanotti. Ma dentro e dietro questo brano cosa c’è?
Mio Fratello sono io è una canzone che parla dell’empatia. Ho cercato di descrivere le sensazioni che si provano verso un fratello e una sorella, l’amore, l’affetto e il senso di forte vicinanza e di protezione che secondo me si possono provare anche nei confronti di altre persone che non conosci, se solo si prova a mettersi nei loro panni ed essere appunto più empatici.
Il contesto in cui nasciamo e cresciamo è importante e tu hai avuto la fortuna di vivere in un ambiente ad alta densità musicale. Di chi è il merito?
Non so di chi sia il merito nello specifico. Sicuramente la forte influenza di mio nonno e di mio padre, entrambi musicisti ha contribuito moltissimo. Ma anche il fatto che, nel paese in cui sono cresciuto, San Pietro a Maida, c’è sempre stato un forte fermento musicale, dalle bande di paese a vari musicisti rock e pop e al fatto che si siano sempre organizzate giornate all’insegna della musica nelle quali si suonava per le vie del paese e sui palchi nelle varie feste, soprattutto estive.
Prima del cantautorato c’è stato il Jazz con i Jericho Dixieland Jazz Band, che esperienza è stata e quanto ha influenzato il Giuseppe di ora?
Il progetto con la Jericho c’è ancora ed è molto florido dal punto di vista dei live. I due progetti sono sempre andati di pari passo. Far parte della Jericho mi ha sicuramente dato moltissimo dal punto di vista musicale, facendomi scoprire generi che prima di entrare nella band non avevo esplorato. Il jazz, il blues, dai quali è nata tutta la musica moderna. Inoltre suonare con la Jericho mi ha permesso di esibirmi in tutta la regione e anche fuori e in tutte le circostanze, dalle feste di paese ai matrimoni, dai palchi in piazza ai teatri. Quindi devo moltissimo alla Jericho ed ai suoi componenti che sono prima di tutto dei veri amici con i quali sono cresciuto.
Quanto è cambiato, per te, il modo di fruire la musica e di farla dopo la pandemia?
Fruire la musica ai tempi nostri è molto semplice, grazie ad internet e alle varie piattaforme quindi per quanto mi riguarda non è cambiato molto. Idem per i live, anzi ho notato che dopo la pandemia c’è molta più voglia di organizzare concerti dal vivo, nei vari locali.
Hai lavorato da solo alla stesura del brano? E per quanto riguarda la produzione?
Si, come del resto tutte le canzoni che ho pubblicato fin ora, registrate ed editate presso DISSONANZE studios di Lamezia Terme.
Il singolo uscirà domani ma immagino tu abbia già altri progetti per il futuro. Possiamo svelare qualcosa?
L’intenzione ora è quella di portare in giro le mie canzoni preparate per uno spettacolo, probabilmente acustico, e fare più live possibili.
Renato Failla