Cani in ospedale, Senza Nodi: “Solo spettacolarizzazione, persa l’occasione per affrontare seriamente il problema”
3 min di letturaCani randagi in ospedale, gli animali non votano e la spettacolarizzazione dà visibilità. Un caso strumentalizzato per mettere alla berlina un ospedale e un’intera città
Comunicato Stampa
I cani erano in ospedale per amore verso chi li accudisce, cosa che ben poco fanno gli esseri umani. Ma gli animali non votano e la spettacolarizzazione dà visibilità! Pertanto, che importa se si mette alla berlina un ospedale ed una città, senza portare invece un serio apporto alla discussione socio-politica?
Quando si vuole attirare l’attenzione sui reali problemi del territorio è di quelli che si deve parlare, non bisogna “menar il can per l’aia”, per ottenere attenzione su sè stessi. In questo caso, è proprio di cani che si è parlato. I due cani che sere fa sono entrati nell’ospedale di Lamezia Terme lo hanno fatto perché volevano trovare la persona che li accudisce e che era ricoverata nella struttura. Ci giunge notizia che i due cani sono molto legati a chi li accarezza, li sfama e li ripara con affetto, lo seguono ovunque vada e così è capitato che si sono intrufolati nell’ospedale per cercarlo.
Bastava poco per approfondire, come correttezza vuole, per capire cosa realmente era successo e poi dare la notizia con i giusti “colori”. Allora, sarebbe giusto pensare a quanto clamore ha suscitato la presenza dei due cani all’interno dell’ospedale, quanta brutta figura ha fatto la struttura che, con tutti i suoi difetti e ne ha tanti, tenta di dare risposte ad un grande numero di cittadini. Si voleva mettere in risalto i problemi del Giovanni Paolo II? Allora parliamo di quelli e non dei cani che ormai da anni stazionano nel verde antistante l’ospedale.
Vogliamo parlare dei cani? Facciamolo chiedendo che vengano accuditi, adottati, pensati come cani di quartiere, curati e accarezzati perché possano portare serenità a tutti, compresi i malati. Raccontiamo la loro storia e così portiamo le persone verso la tenerezza, verso la bellezza e non verso l’odio e la paura. Il randagismo è un problema serio, ma va affrontato indirizzando le proteste verso chi ha responsabilità vere e non sparando a zero su ciò che è l’obiettivo di battaglie pseudo-politiche perché “avversario” e salvaguardando invece chi è “intoccabile” perché sta nello stesso “apparentamento”.
La salute dei cittadini è un problema ancor più serio ma va trattato con la conoscenza approfondita dei problemi e pensando ai malati e alle loro famiglie e non ai voti. Le responsabilità in questo caso non hanno colore partitico e la battaglia politico-sociale va portata avanti pensando al bene dei cittadini, degli animali e dell’ambiente. Ancora una volta si è persa l’occasione di indignarsi seriamente per i diritti negati e si è messo in prima linea la spettacolarizzazione.
Presidente APS Senza Nodi
Nadia Donato