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Furti e ricettazione a Catanzaro e Soverato: custodie cautelari per 4 minori

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polizia

Polizia di Stato e Carabinieri eseguono due ordinanze applicative del collocamento in comunità a carico di tre soggetti minorenni e di custodia in IPM a carico di un altro soggetto minorenne

Nei giorni scorsi la Squadra Mobile e l’U.P.G.S.P. della Questura di Catanzaro e la Compagnia Carabinieri di Soverato hanno dato esecuzione a due ordinanze applicative della misura cautelare del collocamento in comunità e della custodia in IPM, emesse dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, nei confronti di 4 soggetti minorenni, gravemente indiziati di essere responsabili, in concorso, di svariate ipotesi di reato di furto aggravato e di ricettazione di autovetture e ciclomotori.

L’attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile per alcuni episodi, dall’U.P.G.S.P. per altri, e dalla Compagnia Carabinieri di Soverato per altri ancora, è scaturita a seguito di diverse condotte delittuose consumate, nell’arco temporale che va da gennaio a giugno di quest’anno, nella città di Catanzaro nonché a Soverato ed ha consentito di ricostruire molteplici azioni delittuose a specifica valenza furtiva, oltre ad un episodio di ricettazione, nonché un chiaro e univoco quadro indiziario a carico dei quattro minori – nei confronti dei quali vige comunque il principio di non colpevolezza sino alla pronuncia di una sentenza definitiva di condanna – che risultano aver operato con modalità seriali che fanno ipotizzare che gli stessi siano stabilmente dediti alla commissione di delitti contro il patrimonio, creando un rilevante allarme sociale.

L’articolata indagine è frutto di una proficua, sinergica collaborazione tra l’autorità requirente minorile e Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri nella prospettiva di favorire il massimo controllo nelle aree più disagiate della città e della provincia, nella logica di una fattiva prevenzione della devianza minorile, anche attraverso interventi mirati sui nuclei familiari a rischio, in contesti sociali di marginalità spesso forieri delle stesse manifestazioni illecite attuate dai minori.

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