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Lamezia. Conclusa la rassegna “Nati per… La festa della Musica”

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Lamezia. Conclusa la rassegna “Nati per… La festa della Musica"

Con i suoni ed i ritmi i bambini raccontano il loro immaginario, le loro emozioni

Si è svolta promossa da Progetto Gedeone in collaborazione con Libellula Afasp e la Fattoria Sociale Apicoltura Miceli in via Dario Leone 13 a Lamezia Terme, evento per i più piccoli e le loro famiglie e insegnanti, con un primo approccio alla musica linguaggio universale, “La nostra festa della musica” nella rassegna “Nati per… La festa della Musica.

Ospite del pomeriggio è stato il dott. Pasquale Scaramuzzino, pedagogista ed esperto in musica per l’infanzia, che ha brevemente illustrato alcune attività, analogiche e digitali, quali pratiche educative e ludico-ricreative, per fare musica con i bambini dai 3 ai 6 anni.

Le attività proposte rientrano negli ambiti delle pratiche educative del tinkering (dare libero sfogo alla creatività, aumentare la consapevolezza di ciò che si sta facendo), del coding (favorire lo sviluppo del pensiero computazionale, la capacità di analizzare problemi e cercare soluzioni, prima che davanti a uno schermo se ne imparano le basi usando solo un album da disegno) e del making, (dar vita a un progetto comune tramite la fabbricazione di qualcosa, favorendo collaborazione e pensiero critico) che permettono ai bambini, anche piccoli, di allenare le competenze chiave del XXI secolo.

Nella prima parte sono state illustrate alcune attività in cui i bambini possono sperimentare realizzare prodotti creativi (music – visual – story – grafic) tramite piattaforme digitali con un approccio co-creativo e interattivo. La seconda parte invece è stata dedicata all’esposizione del laboratorio di musica e creatività.

Con i suoni ed i ritmi i bambini raccontano il loro immaginario, le loro emozioni, mentre con le parole e la narrazione raccontano la realtà. Una proposta progettuale che si sviluppa nell’ottica della trasversalità, dell’esplorazione e dell’innovazione pedagogica, secondo le seguenti direttrici didattiche dell’esplorazione-sperimentazione e dalla produzione-invenzione.

Tutte le attività illustrate – come ha detto Scaramuzzino – sono realizzate mediante metodologie didattiche immersive e partecipative, per favorire empatie e coesione sociale. Inoltre, esse possono essere realizzate secondo un principio di circolarità dei processi e non linearità, nel senso che le azioni sviluppate in un contesto possono facilmente essere ripetute e implementate in altri contesti similari, così che la stessa comunità educante diventa un network dell’innovazione didattica e musicale. le attività presentate rappresentano un nuovo approccio pedagogico educativo alla musica, alla creatività, alla curiosità, dove i bambini imparano a giocare con le competenze, costruire conoscenze, mettere in pratica valori, sviluppare capacità di osservazione, ideazione e confronto, modellazione e prototipazione di prodotti. Ma soprattutto esprimersi insieme, traducendo la fantasia in realtà attraverso il gioco musicale.

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