Metalmeccanici calabresi verso lo sciopero, attivo unitario a Lamezia
2 min di letturaFim, Fiom e Uilm si mobilitano per rivendicare il ruolo del pubblico a partire dalle responsabilità del Governo, che è chiamato a produrre un grande sforzo anche in sede di Unione Europea
comunicato stampa
In Calabria lo sciopero si terrà il 10 luglio. In preparazione, FIM-FIOM- UILM insieme alle Confederazioni regionali, hanno organizzato un attivo dei dirigenti territoriali che si svolgerà giorno 29 giugno alle ore 11 all’Hotel Phelipe di Lamezia Terme, nel quale verranno spiegate le ragioni della mobilitazione
Le metalmeccaniche e i metalmeccanici stanno vivendo una condizione economica e sociale molto delicata. Sono anni che il nostro Paese vede ridursi la base produttiva e, nell’attuale fase di grandi trasformazioni e di processi di transizione ecologica, digitale, energetica e tecnologica, sono mancati da parte della politica e dei governi gli orientamenti e le scelte sui temi del lavoro e dell’industria metalmeccanica. Per il nostro settore sono sempre più urgenti interventi di politica industriale, che ancora non si vedono da parte del governo attuale e senza i quali rischiano di peggiorare la condizione economica, industriale e sociale del Paese, già caratterizzata da prospettive di particolare incertezza.
In Calabria Fim, Fiom e Uilm chiedono di rilanciare l’Industria con l’apertura di un confronto con la Regione Calabria sulle prospettive e sugli investimenti pubblici e privati nel settore metalmeccanico industriale, garantendo crescita occupazionale e tutelando i lavoratori delle aziende in crisi.
Serve pensare di bonificare e reindustrializzare anche le aree in crisi o dismesse, attraverso l’utilizzo dei fondi del PNRR ed estendendo il riconoscimento a queste aree di Zona economica Speciale.
Il sistema universitario si inserisce nell’auspicato contesto di sviluppo, per avviare processi di ricerca, legate alla industrializzazione 4.0, ad un’economia sostenibile, a un sistema di valorizzazione dei Giovani laureati, affinché siano fautori dell’innovazione dell’Industria “Green-Economy”.
In queste settimane, nei luoghi di lavoro, stiamo tenendo assemblee per far emergere le ragioni dello sciopero generale che FIM – FIOM – UILM nazionali hanno proclamato per il 7 e 10 luglio.