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Precari ex legge 12 lanciano un nuovo appello ad Occhiuto

2 min di lettura

Riceviamo e pubblichiamo un nuovo appello dei precari della legge 12 al Governatore Occhiuto

Di seguito la missiva:

Caro Presidente Occhiuto,
siamo un gruppo di ex-lavoratori, facente parte dell’elenco dei precari della oramai nota legge 12.

Non avendo altri mezzi per contattarla e discutere direttamente con lei, in merito alla nostra problematica, l’unico modo di poterla portare a conoscenza della nostra situazione di stallo è rimasto un accorato appello a mezzo stampa, che speriamo riesca a leggere e valutare.

Il nostro, non vuole essere un modo per screditare pubblicamente il suo operato, anzi, seguiamo giornalmente le attività politiche della Regione Calabria, sperando di trovare anche una buona notizia che ci riguardi.

Abbiamo riposto proprio in lei, l’ultima speranza per una soluzione alla nostra vicenda, altrimenti come tanti altri hanno già fatto, prepareremo anche noi la nostra valigia e andremo a cercare fortuna altrove.

Lei, Presidente, che ha dimostrato di saper prendere decisioni nette in materie delicate quando occorre, come gli incendi, l’inquinamento, l’abusivismo edilizio e tante altre questioni, dovrebbe sapere che in Regione Calabria, nonostante lei e tutto il Consiglio Regionale, sei mesi fa avete votato una legge, c’è qualcuno che continua a rallentare o bloccare l’iter di questo processo, non si sa se per incapacità, altri fini, o semplicemente perché non fa il suo lavoro. Ne è la prova che dall’entrata in vigore della legge, il 31 Marzo 2023, ad oggi, siamo fermi al palo.

La Regione Calabria, caro Presidente già rischia di perdere, per una rimodulazione da parte del governo circa 1 miliardo di euro, il nostro supporto agli enti, potrebbe evitare di far perdere loro altri fondi del PNRR e come lei sa benissimo, in piccoli comuni, questo potrebbe fare molta differenza.

Dalle ultime notizie che abbiamo potuto captare, sembrerebbe che manchi la redazione dei progetti dei due dipartimenti interessati, dove poi allocare le somme già decise in Consiglio Regionale sei mesi fa.

Pensiamo dunque, che dopo sei mesi Presidente, potrebbe chiedere conto di quanto tempo ancora ci voglia per averli, visto che riguardano somme destinate a farci lavorare nell’anno 2023 e tra poco siamo a setttembre…

La ringraziamo e le auguriamo buon lavoro, sperando di avere presto notizie positive in merito.

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