LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Sapore di mare, sapore di teatro: la compagnia Vercillo approda al “Villaggio del Golfo”

3 min di lettura
Sapore di mare, sapore di teatro: la compagnia Vercillo approda al “Villaggio del Golfo”

Continua con grande partecipazione di pubblico, la tournée estiva della compagnia lametina “G. Vercillo”

La serata di ieri, giovedì 17 agosto, ha avuto un “sapore di mare, sapore di teatro” per tutti i residenti, turisti e no, del noto residence estivo “Villaggio del Golfo” di Nocera Terinese che ha assistito infatti, allo spettacolo teatrale degli attori lametini.

E così, alle ore 22, con la luna alta in cielo e la fresca brezza marina sulla pelle, come per incanto la scenografia di corni, ferri di cavallo e amuleti realizzata dal componente e attore della compagnia, Giuseppe Persico, ha trovato il suo palcoscenico nel villaggio.

Il dubbio della superstizione è stato alimentato con battute, scene e dialoghi, grazie alla esilarante commedia in due atti, “E se poi è vero…?”, liberamente tratta da Peppino De Filippo, in vernacolo lametino con la regia di Raffaele Paonessa.

La tradizione calabrese del vernacolo, atmosfera, proverbi e scacciaguai ha fatto il suo ingresso trionfale nello spaccato della modernità, sbloccando quei ricordi che tutti noi conserviamo nella memoria civica e affettiva.

Il regista, Raffaele Paonessa ha portato in scena il superstizioso capo di famiglia, don Vincenzo, caratterizzandolo di superstizione ed eccessivo attaccamento al denaro.

Nel vortice della scaramanzia, don Vincenzo ha trascinato tutti gli attori, ognuno impegnato in ruoli diversi se pur tutti legati all’unica trama intessuta dal capo famiglia.

Una serata di grande partecipazione durante la quale, il pubblico è stato attore protagonista ed ha scandito con sorrisi, applausi e battute, la rappresentazione scenica confermando il suo ruolo determinante in ogni commedia.

Nella cornice estiva di un villaggio – hanno sottolineato gli attori lametini – grazie alla peculiarità di adattamento e improvvisazione del teatro amatoriale senza luogo canonico quale spazio fisico-geografico, è possibile portare in ogni angolo della nostra amata Calabria, la passione scenica che ci spinge a ricreare un camerino laddove esso non esista, a trasformare il canovaccio laddove non vi sia spazio ne supporti tecnici perché, ci ricordano i fratelli De Filippo “per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all’attore”.

Siamo grati – ha sottolineato il regista Paonessa – per l’accoglienza ricevuta dall’amministrazione del villaggio del Golfo e naturalmente, dagli amici Vacantusi per averci voluto ed inserito nel cartellone della rassegna estiva “Teatro del Golfo”, donandoci la possibilità di contribuire alla promozione turistica, artistica ed umana del nostro territorio. Voglio poi ringraziare il piccolo Bruno Muraca che ha magistralmente sostituito il nostro tecnico audio-luci, Gennaro Guadagnuolo fuori sede, e che ha dimostrato come la passione non abbia età.

L’estate però non è conclusa e così gli impegni del gruppo. A turbare con l’amletico dubbio “E se poi è Vero?”, la compagnia teatrale lametina ci riproverà il prossimo 8 settembre, presso Sant’Eufemia Lamezia a Lamezia Terme, per un importante progetto di cui a breve sveleranno i dettagli.

La compagnia augura a tutti di continuare questa estate con il sorriso, dedicando loro quanto ognuno di loro sperimenta prima di ogni spettacolo:

Quando sono in palcoscenico a provare, quando ero in palcoscenico a recitare… è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo. Così si fa il teatro. Così ho fatto! Ma il cuore ha tremato sempre tutte le sere! E l’ho pagato, anche stasera mi batte il cuore e continuerà a battere anche quando si sarà fermato (Eduardo De Filippo).

Click to Hide Advanced Floating Content