Lamezia. Conclusa la IV edizione di “Un Anthurium per Francesco”
7 min di letturaDavanti al suggestivo Sagrato con l’imponente facciata del complesso Interparrocchiale S. Benedetto a Lamezia Terme, e dinanzi ad un numeroso ed interessato pubblico, si è svolta la serata di premiazione, IV edizione, della manifestazione “Un Anthurium per Francesco” organizzata dalla omonima associazione con lo scopo di celebrare e ringraziare tutte quelle persone e realtà associative che hanno fatto risplendere la nostra città e la nostra terra di Calabria in Italia e nel mondo e che continuano ad essere eccellenze e vanto per tutti noi.
La serata condotta magistralmente dalla professoressa e soprano Enza Mirabelli è iniziata con la proiezione video di una canzone di Mia Martini “Volesse il Cielo” … che ci fosse pace… in quanto questa edizione è stata legata al tema della pace.
Ad aprire la serata la presidente dell’associazione organizzatrice, la professoressa Giuditta Crupi che con grande emozione ha salutato il pubblico, le eccellenze premiate e le autorità presenti: il rettore del complesso interparrocchiale San Benedetto, don Domenico Cicione Strangis, il sindaco Paolo Mascaro, l’assessore alla cultura Giorgia Gargano, il rappresentante del vescovo don Giuseppe Montano che ha ricordato la prematura scomparsa in un incidente stradale di un giovane figlio di Lamezia, il carabiniere Luca Guarino, sentendosi molto vicino alla famiglia e mandando loro un abbraccio virtuale.
Il primo riconoscimento, consegnato da Don Giuseppe Montano, è andato alla memoria del sacerdote lametino don Pasquale Luzzo per aver accompagnato nell’umiltà, quale fedele servo del Signore, più di una generazione al raggiungimento di valori religiosi e civili con uno stile straordinario e positivo, lasciando una traccia indelebile nel cuore dei lametini e del comprensorio.
Ha ricevuto il riconoscimento il fratello Vittorio che nel suo intervento ha citato l’alto senso di chiesa che egli aveva, il suo fedele servizio pastorale e la sua forte vicinanza al vescovo durante il periodo di vicariato, ha ricordato con emozione quando insieme sono arrivati sulla cima del monte Bianco e del monte Cervino, perché entrambi innamorati della montagna.
Il secondo riconoscimento è andato al Masci Lamezia Terme 2 per il servizio e l’impegno nel progettare e realizzare iniziative a vantaggio della comunità locale soprattutto nei confronti dei più deboli e svantaggiati.
A ritirare il premio è stata la magister del Masci la prof.ssa Anna Maione che così ha commentato: “siamo entusiasti e lusingati nel ricevere questo riconoscimento, è da sprono perché la nostra sensibilità si accresca e la nostra disponibilità diventi più fattiva nel dare quel contributo a quelle che sono le necessità e i bisogni che la città vive. Speriamo di fare sempre meglio, e di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato” che è il motto di Baden-Powell fondatore degli Scout.”
A consegnare il premio il sindaco Paolo Mascaro che ha aperto il suo intervento con un ricordo a un figlio di questa terra Luca Guarino prematuramente scomparso che ha servito l’arma dei carabinieri. Rivolgendosi al Masci ha detto che questo è un premio consegnato con il cuore per la disponibilità nell’aiutare gli altri, la sollecitazione alla solidarietà ed all’accoglienza, alleviando così anche i problemi dell’amministrazione comunale.
Il sindaco sottolinea ancora: “Questa sera viviamo una serata magica con splendidi personaggi splendida musica, splendide immagini e ricordiamo Francesco Ruberto che è una pietra miliare, per quello che è il desiderio di tanti di lasciare traccia in questo territorio, se in Italia si parla di Anthurium, come premio viene ricollegato a Lamezia Terme , un premio che ha visto in questa nostra città tante personalità d’eccellenza e il nome Anthurium viene collegato sempre a Francesco. “
Il terzo premio “La Calabria nel Cuore” è stato conferito al Clavigero dei Musei Vaticani dott.Gianni Crea, per il suo impegno assiduo, la sua professionalità il suo servizio in un ruolo prestigioso ed unico : nelle sue mani infatti chiavi preziose e storiche come quelle dei Musei Vaticani. Semplice e cordiale, parla con altrettanta semplicità e calore tipici della sua terra d’origine, Montebello Ionico, dove spesso fa ritorno ripercorrendo quei luoghi con affetto e nostalgia. Egli afferma, pur onorato e lusingato, di non sentirsi meritevole di questo riconoscimento, perché svolge il suo lavoro come fanno con passione tanti altri. Invita tutti, accolti da lui naturalmente, a visitare le infinite bellezze dei musei vaticani, specialmente la Cappella Sistina, apice della cultura Rinascimentale. Il Clavigero Gianni Crea è colui che custodisce e conserva 2797 chiavi ed il suo viaggio inizia alle 5 e mezza del mattino dovendo aprire circa 300 stanze che racchiudono i più bei capolavori del mondo, percorrendo circa 3 Km al mattino e poi lo stesso per chiudere alla sera. Gianni non è solo il custode delle chiavi ma l’uomo che riesce ad emozionare ed a emozionarsi, colui che ha dentro una grande umanità. L’assessore Gargano consegna il riconoscimento dicendo che è molto emozionante premiare colui che gode di quel silenzio dei musei la mattina quando ha tutto inizio, aprire il museo condividendo con gli altri queste meraviglie e quando chiude custodisce questa immensa armonia di opere. Invita poi gli ospiti a visitare accompagnati da lei, le bellezze della nostra Lamezia ancora poco conosciute che sono tante.
Poi un saluto per Francesco Ruberto che è stato uno dei primi animatori culturali di questa città e il premio Anthurium uno dei primi eventi culturali a cui lei ha partecipato. Intervengono poi il segretario dei musei vaticani il dott. Matteo Alessandrini e il responsabile Sala Stampa dei Musei dott. Roberto Romano. Il dott. Alessandrini afferma di essere rimasto ammaliato dalla bellezza dei luoghi della Calabria che ha la capacità di unire in un’unica terra panorami così diversi tra loro, rocce aspre con uno splendido mare, è un’armonia che genera Pace che è il filo conduttore della manifestazione, e nessuno se non un figlio di questa terra poteva avere nelle mani le chiavi di un luogo dove questa armonia e questa pace raggiungono una sintesi assoluta se non la persona eccezionale che abbiamo fatto bene a premiare.
Il Responsabile Sala Stampa dei musei Vaticani il dott. Roberto Romano ha evidenziato come il clavigero ci tenesse ad essere presente a questo evento ed è stato supportato dai giornalisti Pino Nano che ben conosceva l’Anthurium e Vincenzo Malacrinò che tanto si è speso per fare da tramite con l’associazione premiante.
Il quarto riconoscimento è stato conferito al lametino dott. professore Vincenzo Libri, per i suoi meriti nel campo della medicina, della ricerca ed in particolare della neurologia translazionale e delle malattie neurovegetative come pure per i suoi studi preventivi sui vaccini Covid finalizzati a fronteggiare la recente pandemia e migliorare la salute pubblica. Professore ordinario di neurologia translazionale e farmacologia clinica presso l’University College di Londra. Non ama definirsi scienziato come lo definiamo qui in Italia ma “scientist” che in inglese significa studioso ricercatore.
Si sente onorato di ricevere questo riconoscimento e lo dedica ai suoi collaboratori e a coloro i quali, con dedizione hanno avuto un ruolo importante nella sua crescita umana e professionale, e il loro obbiettivo nella vita è stato quello di vedere realizzati i loro figli, quindi un grazie enorme ai genitori. Interviene poi il giornalista Vincenzo Malacrinò congratulandosi con i membri dell’associazione “Anthurium per Francesco”, affermando che sono stati bravi perché hanno seminato sentimento e emozione in questa splendida serata, e che si notava sia negli occhi del clavigero Gianni Crea mentre parlava del museo, che del professore Vincenzo Libri mentre parlava del suo lavoro ringraziando i suoi collaboratori. Gli consegna il premio il socio onorario Gaetano Montalto e ringrazia tutto lo staff del professore perché lavora per il progresso e per trasmettere speranza.
“Grazie quindi per l’umiltà e l’umanità con cui queste eccellenze hanno accettato il nostro invito” così conclude la conduttrice Professoressa e soprano Enza Mirabelli.
La serata è stata arricchita ed allietata dalle splendide note del maestro, pianista Eugenio Aiello che ha interpretato: Serenade Serenade Ständchen di Franz Shubert, Nocturno opera 9 n° 2 di Chopin, Imagine di John Lennon e We are the World di Micheal Jackson, accompagnando anche al pianoforte il soprano Enza Mirabelli che con la sua splendida voce ha dedicato l’Ave Maria di William Gomez al sacerdote don Pasquale, di cui custodisce il ricordo e gli insegnamenti essendo stata anche ella fra i giovani che don Pasquale ha curato e guidato spiritualmente.
Appuntamento quindi alla V edizione la presidente ha concluso ringraziando tutti i partecipanti e elencando gli sponsor senza i quali la serata non si sarebbe potuta svolgere.