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Lamezia piange la scomparsa della studiosa e scrittrice Filomena Stancati

3 min di lettura
Filomena Stancati

Si è spenta la professoressa Filomena Stancati dopo aver dedicato  la sua vita allo studio, alla scrittura, e in particolare, alla narrazione della storia locale, alla poesia impegnandosi con dedizione ed amore anche nell’insegnamento

Donna di straordinaria cultura e viva intelligenza, era nata  il 6 maggio 1926 a Nicastro dove, spesso, condivideva la ricerca storica  locale con il professore Lucio Leone con il quale ha scritto del libri di grande spessore  culturale.

Filomena Stancati  ha alle spalle settanta anni di scrittura  ed ha sempre nutrito un amore appassionato per il suo paese natìo fin da quando, nel 1949, compose  il suo primo libro “ Il mio paese” (Stab. Arti Grafiche Vittorio Nicotera),  che trae la sua genesi dalla sua Tesi di Laurea su Nicastro discussa  con il professore  Giovanni Antonio Di Giacomo, docente di Storia delle Tradizioni Popolari presso l’Università di Messina.

Questo singolare libro manifesta già la sua vocazione e passione per la storia e le tradizioni paesane ed attualmente è custodito presso la Biblioteca Comunale “Oreste Borrello” di Lamezia Terme.

L’ultimo libro, del 2019, riguarda i giornali Nicastresi, elaborato insieme al professore Lucio Leone coautore della maggior parte delle sue opere.

Una profonda fede e un impegno costante  hanno aiutato la scrittrice ad accettare grandi dolori che hanno segnato la sua lunga vita quale la dipartita del marito, mentre era ancora giovanissima, del primo figlio e della nuora.

Inestimabile il contributo dato  dalla scrittrice alla diffusione del patrimonio culturale della sua città attraverso conferenze,  dibattiti ed incontri con i cittadini, ispirati ai suoi scritti, e presentati, spesso, insieme al professore Leone nel territorio lametino.

Tra le sue numerose opere scritte a quattro mani e da sola, degne di menzione sono: “ Il convento di Sant’Antonio, Editore Gigliotti, 2013, L’ Abbazia  e il  baliaggio di Sant’Eufemia,  Editore Gigliotti, 2017, La stampa periodica a Nicastro tra ‘800 e ‘900, Calabria Letteraria, 2019, Ditti ‘i na vota: proverbi e modi di dire nicastresi,Ligea, 1987, Volano l’anni , raccolta di versi, del 1993, pubblicata a Catanzaro da Antonio Carello e in cui rievoca il mondo popolare con un’operazione consapevole di recupero di una terminologia che va scomparendo e di un mondo di affetti  ed usi che si è ormai dileguato.

Dalle  pubblicazioni emerge il carattere forte di una donna che sta al passo con i tempi ma che ha dei punti fermi, dei fari che illuminano il suo percorso umano e culturale, il legame affettivo con la famiglia e il paese in cui è nata e in cui si è formata, la sete di conoscenza delle tradizioni e della storia locale, il recupero della lingua dialettale sostenuto da uno studio scientifico dei testi e del dialetto parlato. Numerosi i riconoscimenti e i premi letterari per i suoi innumerevoli lavori.

Lina Latelli Nucifero

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