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PSC: al tavolo delle tre carte vince sempre il mazziere, ma perde la città

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Di seguito la nota stampa di Amolamezia in seguito all’approvazione da parte del Consiglio comunale del PSC

Comunicato Stampa

Per cercare di superare il reale macigno di illegittimità del PSC che ha fatto approvare, cioè l’inammissibile via libera all’ulteriore dilagare della cementificazione, la Giunta Mascaro ha fatto redigere una Scheda riepilogativa sul consumo di suolo, scheda che andava sottoposta al preventivo controllo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, ma che è stata redatta solo dopo il parere di fatto negativo della Soprintendenza, così evitando in sostanza alla stessa la possibilità di un controllo effettivo.

In questa Scheda riepilogativa (il cui anonimo redattore deve avere il controllo ortografico automatico del computer in tilt, visto che ha continuato a scrivere “estenzione” con la zeta e non invece estensione), stanno però trucchi e inganni, da gioco delle tre carte, con cui la Giunta ha di accalappiato qualche distratto consigliere.

Il primo trucco è il fatto che per quanto riguarda la potenzialità di edificazione (e quindi di consumo di suolo) dell’attuale PRG si parte dalla valutazione fatta dal prof. Crocioni oltre 15 anni fa, quando assieme al Sindaco Speranza iniziò a lavorare al suo infausto PSC.

Nel frattempo è intervenuto il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico-QTRP con le sue stringenti direttive sul consumo zero di suolo (cioè il disincentivo alla sottrazione di suolo all’agricoltura), sulla rigenerazione urbana, sull’ammagliamento del tessuto urbano e sul riempimento dei vuoti urbani con relative premialità per i Comuni virtuosi e penalità per quelli “consumistici” e obbligo di adeguare i piani vigenti a queste norme e direttive, ma l’anonimo estensore della Scheda Riepilogativa lascia ingannevolmente ferma l’originaria potenzialità volumetrica di edificazione del PRG, senza tener conto del taglio obbligatorio che l’entrata in vigore del QTRP gli ha dato, per poi confrontarla con quella della proposta del PSC fintamente “adeguato” al QTRP. Qualche pubblicitario direbbe: ti piace vincere facile!

L’altro trucco ancor più ingannevole è che questa Scheda sostiene che l’area urbanizzabile del PSC (per capirci quell’enorme fascione a valle dell’area urbanizzata in cui sono previste e son state avanzate da privati manifestazioni d’interesse a renderla edificabile) abbia ridotto la sua potenzialità edificatoria del 42% con l’entrata in vigore dell’art. 20, lett. A n. 4, del QTRP e che conseguentemente il PSC avrebbe ridotto il consumo di suolo rispetto al PRG.

Nulla di più falso, però, perché, se è vero che quell’articolo del QTRP impone che in quell’ambito urbanizzabile lo strumento attuativo operi per il nostro Comune solo se la manifestazione d’interesse possieda una “estensione minima .. di 30.000 mq”, il PSC nelle sue Norme Tecniche di Attuazione-NTA prevede che in quello stesso ambito i proprietari con estensione minore di terreno possano associarsi per raggiungere quella soglia di 30.000 mq.

Ne consegue che allo stato saranno anche state avanzate manifestazioni di interesse per solo il 58% dell’enorme area prevista come urbanizzabile (e quindi con un supposto, ma comunque falso risparmio di consumo di suolo), ma nulla impedisce che dopo l’approvazione del PSC siano avanzate ulteriori proposte di piani attuativi da proprietari associati che annullino anche questa falsa e farsesca riduzione di consumo di suolo. Tanto più che non risulta nemmeno che la Giunta abbia allegato alla sua proposta di approvazione del PSC una qualche tavola che ridisegni e riduca del 42% l’area urbanizzabile, lasciando aperta la porta a chi di questo 42% di potenzialità edificatoria del terreno volesse successivamente e legittimamente approfittare.

In conclusione al tavolo delle tre carte vince sì sempre il mazziere, ma in questo caso chi ci perde è la città e, un po’, anche la dignità.

Amolamezia

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