Dimensionamento scolastico e perdita dell’autonomia: il comitato dei genitori di Sant’Eufemia non ci sta
3 min di letturaSono giorni di apprensione per diversi istituti scolastici della regione Calabria a un mese dall’inizio del nuovo anno scolastico 2023/2024
Come prevede, infatti, l’ultima legge di bilancio n. 197 del 29 dicembre 2022 al comma 557, dedicato al dimensionamento della rete scolastica, le modifiche che dovrà definire la Provincia di Catanzaro entro il 15 ottobre comporteranno l’accorpamento di alcuni istituti comprensivi e superiori sulla base di parametri stabiliti dalla stessa Legge di Bilancio, tra numero di alunni iscritti e organico di diritto dell’anno scolastico di riferimento, oltre il parametro di densità abitativa. Per questa ragione dovrebbero essere quattro le dirigenze nella città di Lamezia Terme che rischiano la perdita dell’autonomia. Oltre il Liceo Classico “F. Fiorentino” che non raggiungendo il numero minimo di 900 alunni iscritti dovrà essere accorpato ad un altro istituto, e il polo tecnologico industriale ed artigianato Rambaldi con l’Istituto tecnico economico De Fazio.
La medesima sorte potrebbe subire l’istituto comprensivo Manzoni-Augruso che finirebbe ad essere accorpato con il Don Milani, e l’IC Sant’Eufemia con il Borrello-Fiorentino.
La levata di scudi non arriva, quindi, solo dai diretti interessati, dirigenti e corpo scolastico, ma dagli stessi genitori che vedono in questo nuovo sistema di distribuzione la perdita di autonomia e di un punto di riferimento territoriale e la nascita di problemi pratici e logistici tradotti in distanze maggiori da coprire con tempi e costi che aumentano.
Nello specifico, il comitato dei genitori di riferimento all’IC Sant’Eufemia si chiede come mai per l’ennesima volta venga ad essere colpita questa sede che vede nella scuola quell’elemento fondamentale della cultura e di centralità per una comunità. Tanti i disagi non solo per gli abitanti di Sant’Eufemia ma anche per quelli di Gizzeria, di loc. Mortilla e di San Pietro Lametino, centri urbani che non sono stati proprio considerati dal dimensionamento viste le ripercussioni negative che inevitabilmente subiranno.
E i dubbi sull’efficacia di questo provvedimento ricadono anche sulla destinazione dei fondi previsti dal PNRR per gli specifici istituti scolastici che rischiano l’accorpamento.
Che fine faranno i fondi già stanziati? E quelli da stanziare?
Tanti sono i punti interrogativi e i dissensi che animano questo autunno caldo, non solo per le alte temperature, in attesa di scoprire quale sarà il futuro delle nostre scuole dal 15 ottobre in poi.
Il Comitato genitori dell’I.C. S.Eufemia