Maida, gruppo “Libertà è Partecipazione”: sul punto 4 la maggioranza ritorni sui propri passi

Non era mai successo, nella storia del Consiglio comunale del Comune di Maida, che una maggioranza di governo locale utilizzasse la forza dei numeri contro l’agire democratico, con l’unico scopo di tentare di limitare l’azione derivante dell’investitura popolare dell’opposizione

Comunicato Stampa

In questo caso, si vuole regolamentare l’accesso agli uffici comunali dei Consiglieri comunali del gruppo “Libertà è Partecipazione”, limitandolo ad un solo giorno a settimana ed in orario fissato a discrezione del Sindaco!

È quanto la maggioranza consiliare del Comune di Maida si appresta a fare approvando il punto nr. 4 all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per giovedì 12 ottobre.

Un’azione politica e amministrativa grave, che denota scarsa conoscenza del fondamentale ruolo di controllo e proposta riconosciuto dalle norme vigenti a tutti gli amministratori comunali.

Maida ha ben altre priorità che il diritto di accesso dei consiglieri comunali; quest’ultimo, infatti, risulta già ampiamente tutelato dall’art. 30 del Regolamento del funzionamento del Consiglio comunale, approvato con delibera consigliare nr. 6 del 29.03.2021 (che richiama fedelmente il disposto dell’art. 43 comma 2 del D.L.gs n.267/2000).

Ricordiamo che l’approvazione di quel Regolamento avvenne, nella passata consiliatura, tenendo in considerazione il pieno rispetto delle opposizioni, tanto che si arrivò all’approvazione in Consiglio solo dopo aver coinvolto tutti i gruppi consiliari, sentiti in sede di conferenza dei capigruppo di maggioranza e opposizione, in ben due sedute, come si evince dalla lettura dai verbali allegati alla delibera citata. Questo perché, quando si tratta di regolamenti importanti, è buona norma coinvolgere tutti i rappresentanti dei cittadini.

Alla maggioranza dà fastidio un’opposizione presente e vigile, oramai è chiaro, e risulta altrettanto evidente l’intenzione di limitare l’azione del gruppo consiliare di minoranza che rappresenta il voto della metà dell’elettorato.

Nessuna motivazione o giustificazione plausibile appare a supporto della proposta di delibera alla quale il Regolamento risulta allegato, in cui, all’art. 10, intitolato “Orari e giorni riservati all’accesso dei Consiglieri agli uffici comunali”, si legge testualmente, al punto n. 1: “… l’accesso agli Uffici Comunali da parte dei Consiglieri, per l’espletamento del mandato amministrativo, con riferimento all’acquisizione di informazioni, alla visione di atti e documenti, alla presentazione di istanze finalizzate al rilascio di copia di atti e documenti e al conseguente ritiro degli stessi, è fissato in un giorno a settimana; il giorno prestabilito e il relativo orario saranno individuati successivamente con provvedimento del Sindaco.

Tale limitazione è espressamente derogata per la figura del Presidente del Consiglio Comunale, per i Consiglieri che ricoprano anche la funzione di assessore e per il Consigliere con delega ai Servizi Demografici; parimenti, alcuna limitazione è prevista qualora il singolo Consigliere intenda interloquire direttamente ed esclusivamente con il Sindaco.”

Il gruppo “Libertà è Partecipazione” ha già protocollato la richiesta di ritiro del punto in questione.
La maggioranza ritorni sui propri passi.

Nel rispetto dovuto ai cittadini di Maida e al fondamentale ruolo dei Consiglieri comunali, se la maggioranza non ritirerà il punto in questione e confermerà la propria posizione, contrasteremo questa vergognosa vicenda coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali ad ogni livello deputati a difendere le legittime prerogative democratiche e il ruolo di Consigliere comunale, che deve poter essere svolto con “…diritto di ottenere, dagli uffici, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato” (art. 43 comma 2 del D.L.gs n.267/2000) senza abusive limitazioni.