Italexit: un secondo no alla chiusura dell’IC di Sant’Eufemia
2 min di letturaSentiamo il dovere di esprimere e puntualizzare la nostra pozione che è nettamente contraria all’ipotesi di dimensionamento scolastico, proposto in ambito Provinciale, per le scuole di propria competenza, ricadenti nel territotorio lametino
Comunicato Stampa
Ben otto sono gli istituti che rischiano sia il dimensionamento scolastico che di perdere l’autonomia, per i tagli legati appunto al sopracitato dimensionamento scolastico.
Un’operazione che a medio lungo termine potrebbe avere effetti nefasti e che potrebbe portare, addirittura, ad una desertificazione dell’offerta scolastica nella nostra città.
Ci sentiamo di supportare le legittime preoccupazioni avanzate dal corpo docenti, dei dirigenti e dei comitati dei genitori.
In particolare, ci teniamo a sostenere con forza la scuola IC di Sant’Eufemia, che presumibilmente potrebbe essere soppressa, con gravi problemi pratici e logistici.
Dovrebbero essere quattro le dirigenze nella città di Lamezia Terme che rischiano la perdita dell’autonomia.
Oltre il Liceo Classico “F. Fiorentino” che non raggiungendo il numero minimo di 900 alunni iscritti dovrà essere accorpato ad un altro istituto, il polo tecnologico industriale ed artigianato ” Rambaldi” e l’Istituto tecnico economico ” De Fazio”, la medesima sorte potrebbe subire l’istituto comprensivo ” Manzoni-Augruso” che finirebbe ad essere accorpato con il ” Don Milani”, e l’IC di Sant’Eufemia con il Borrello-Fiorentino” di Sambiase.
Colpire una realtà come Sant’Eufemia, significa relegare questa parte di città ad un ghetto periferico, questo non può essere proprio accettato per i genitori ed i ragazzi che subirebbero notevoli disagi.
Chiediamo al Consiglio Provinciale, che sarà chiamato da qui a breve ad esprimere il proprio parere, a voler rivalutare quest’ ipotesi, che finirebbe inevitabilmente per colpire il diritto alla studio della nuova generazione della nostra città.