Raso: tutti uniti in difesa del Porto di Gioia Tauro
2 min di letturaColpire l’infrastruttura di Gioia Tauro vuol dire colpire l’economia calabrese e l’occupazione
Comunicato Stampa
Ho partecipato quest’oggi alla manifestazione di protesta, come già fatto dalla Lega in Europa, organizzata in difesa del Porto di Gioia Tauro, che rischia un forte ridimensionamento e una grave ricaduta in termini economici ed occupazionali a causa di una scelta errata dell’Unione Europea.
Con il pacchetto “Fit for 55”, infatti, si vorrebbe disincentivare l’uso di inquinanti applicando al trasporto marittimo il concetto di scambio di emissioni, ovvero la tassazione progressiva in base all’inquinamento prodotto prevedendo il 100% per le tratte fra due porti europei, il 50% per le tratte fra un porto europeo ed uno extraeuropeo, e nessuna tassazione per le tratte fra i porti extra Ue.
In sostanza si andrebbero a penalizzare i porti come Gioia Tauro, che da solo movimenta il 76% del traffico dei container, mentre quelli non europei resterebbero esenti.
Chiediamo con forza la correzione di questa norma sbagliata, affinché si possano interessare tutti i porti del Mediterraneo senza distinzione garantendo così il libero mercato senza penalizzare un’infrastruttura a discapito di un’altra.
Colpire l’infrastruttura di Gioia Tauro vuol dire colpire l’economia calabrese e l’occupazione, e pertanto il messaggio che oggi abbiamo voluto lanciare è inequivocabile: il porto di Gioia Tauro non si ferma!
Ing. Pietro Raso
Consigliere Regionale