Nuova collaborazione tra il consultorio di Lamezia e le cooperative sociali Iride ed Enea
2 min di letturaUn servizio per le donne extracomunitarie accolte nel centro accoglienza SAI di Platania
PLATANIA. La gravidanza e il parto sono un percorso particolarmente delicato, ciò diviene più difficile per le donne che provengono da paesi con sistemi sanitari differenti da quello italiano. Il consultorio familiare rappresentare un’importante opportunità di informazione e supporto.
A tal proposito nasce la collaborazione tra il centro di accoglienza SAI di Platania, gestito dalle cooperative sociali progetto Enea e Iride con il Consultorio di Lamezia Terme.
Quest’ultimo si conferma struttura di rilievo, gratuito punto di riferimento indispensabile per tutte le donne, non solo per quelle extracomunitarie, su tutto il territorio dell’ASP di Catanzaro, sul quale svolge attività da molti anni con professionalità e abnegazione. Il primo incontro che si è tenuto nella sede del Distretto socio-sanitario, ha dato l’opportunità alle donne di comprendere che il consultorio familiare può offrire un’assistenza sanitaria, con visite ginecologiche, ecografie, test di screening e altri esami necessari per monitorare la salute della donna e del feto.
Inoltre, può dare informazioni, sulla gravidanza, il parto, l’allattamento e la cura del neonato e, cosa non meno importante, supporto psicologico, utile per affrontare le difficoltà emotive che accompagnano una gravidanza e il parto. L’incontro è stato un momento importante che ha sottolineato anche la qualità che offrono le cooperative Enea e Iride nel loro servizio di accoglienza, in questo caso è stata messa in risalto l’assistenza sociale con mediazione linguistica e culturale, capace anche di facilitare la comunicazione tra le donne extracomunitarie e le operatrici sanitarie.
Nelle prossime sedute le donne ospiti del centro Sai di Platania, incontreranno l’esperienza pluriennale degli specialisti di ginecologia ed ostetricia, come le ostetriche Domenica Fera e Rosa Anna Arcuri e la pediatra Laura Pontoriero. Questa attività è il segno della civiltà e della buona accoglienza che si unisce alla solidarietà di una sanità di qualità.
Cooperative sociali progetto Iride ed Enea