Lamezia. Prestigioso riconoscimento a “Nunziella” Bambara
2 min di letturaSi è svolta domenica 12 novembre al santuario di San Francesco di Paola l’Assemblea Regionale dei capi scout calabresi, in cui oltre ai momenti di prassi istituzionale, si sono festeggiati i cento anni di scautismo cattolico in Calabria.
Oltre a ricordare, grazie al centro studi don Lembo, la strada percorsa durante questi anni, è stata conferita alla lametina Nunziella Bambara, come amano chiamarla tutti, un’onorificenza per l’impegno profuso nella diffusione dello scautismo calabrese.
A consegnarle il prestigioso riconoscimento il Capo Scout d’Italia, Fabrizio Marano, e i Responsabili di Zona del Reventino, Gisella Ferraro e Giovanni Bevilacqua, con la seguente motivazione “per l’instancabile impegno profuso sin dal 1960, al fine di promuovere il guidismo sul territorio calabrese e in particolare su quello dell’allora Nicastro, ritenendo opportuno accostare al movimento maschile già esistente, un’identica esperienza al femminile, prima autorizzata in Calabria.Per la trasmissione dei valori dello scautismo nei vari ambiti della società in cui ha prestato servizio, mettendosi in ascolto e rispettando la persona nella convinzione che ogni uomo/donna è un bene da ricevere, contribuendo così ad una qualificazione umana di giovani e adulti, grazie al metodo scout.”
Coinvolgente ed emozionante il suo saluto ai capi calabresi per la gioia dell’incontro e la felicità del rivedersi con tutti i Responsabili Regionali Agesci presenti e passati con cui ha percorso strade comuni e ha condiviso come più volte ha ribadito: “la voglia e il desiderio di aprire il cuore e di offrire i propri talenti per infondere luce laddove intravediamo il buio, cercando di cogliere i segni dei tempi. Questo momento speciale ci interpella, ci ricorda il passato, per sollecitare con la forza della comunità tutta, la dimensione della vita presente e dei sogni di ognuno e mi sento di condividere questo prestigioso riconoscimento con tutti voi per l’attenzione che avete voluto rivolgermi.”
Conclude augurando a tutti i capi e ragazzi che vivono lo scautismo di andare avanti, di vivere con pienezza la vita per costruire sempre cieli e terre nuovi con la creatività che sempre il Signore ci dona.