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Naufragio Cutro, Regione Calabria si costituirà parte civile

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Il naufragio di Cutro: altri due corpi recuperati, uno è di un bambino

Giunta accoglie la proposta del presidente Roberto Occhiuto

La Regione Calabria si costituirà parte civile nel processo sul naufragio del barcone carico di migranti avvenuto il 26 febbraio scorso davanti la costa di Cutro, nel Crotonese.

Nel naufragio morirono 94 persone, tra cui molti bambini, e ci furono anche una decina di dispersi.

La relativa delibera é stata adottata dalla Giunta su proposta del presidente, Roberto Occhiuto.

“La tragedia di Cutro – ha detto Occhiuto – ha sconvolto il Paese intero: 94 morti accertati, tante donne e bambini tra le vittime, e 80 superstiti, che nella maggior parte dei casi hanno dovuto piangere un proprio caro deceduto. In quell’occasione la Calabria ha dato una straordinaria dimostrazione di solidarietà e di accoglienza. Tutta Italia ha potuto toccare con mano il grande cuore della nostra regione. Ci è sembrato giusto concretizzare i sentimenti dei calabresi, costituendoci parte civile nel processo penale”.

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