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Masi (PD): Amministrazione Mascaro, arriva la diffida dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria

3 min di lettura
Gennarino Masi

Clamorose bocciatura ai servizi sociali, una vergogna senza fine

Comunicato Stampa

Lo ripetiamo da tempo, ma oggi, purtroppo, quello che abbiamo sempre denunciato è stato certificato dal Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria.

Una vergogna senza fine. L’inadeguatezza del sindaco caratterizza ormai lo stile della sua amministrazione, che colleziona clamorose bocciature, come l’ultima “diffida” del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria, sul terreno dei servizi sociali destinati ai soggetti in condizione di disagio sociale.

Con nota di prot. n. 95219 del 27.12.2023, la Regione Calabria ha comunicato al Comune di Lamezia Terme in qualità di capofila dell’ambito territoriale sociale comprensivo anche dei comuni di Curinga, Cortale, Jacurso, Maida, San Pietro a Maida, Feroleto Antico, Falerna, Gizzeria, Nocera Terinese, Platania e Pianopoli l’avvio del procedimento di attivazione dei poteri sostitutivi con diffida ad adempiere ai sensi dell’art. 11 co. 1 lett. o) della Legge regionale 5 dicembre 2003, n. 23.

Ricordiamo che l’art. 11 della legge n. 23/2003, a sua volta richiama gli articoli 6, comma 2, lettere a), b) e c), e 19 della Legge 328/2000, che nella fattispecie riguarda i profili del comune capo d’ambito: programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete; erogazione dei servizi, delle prestazioni economiche; e l’autorizzazione, accreditamento e vigilanza dei servizi sociali e delle strutture a ciclo residenziale e semiresidenziale a gestione pubblica. L’articolo 19 L. n. 328/2000 riguarda, invece, la predisposizione del piano di zona, con tutti i suoi aspetti obiettivi strategici, modalità organizzative, forme di rilevazione, modalità per garantire l’integrazione, coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia; collaborazione e concertazione con l’azienda unità sanitaria locale.

La gravità dell’accaduto, dunque, è dimostrata dal fatto che il Sindaco per evitare il pregiudizio derivante dalle carenze amministrative con responsabilità per tutto l’ambito, è stato costretto a ricorrere addirittura ad emanare l’ordinanza n. 42 del 28 dicembre 2023.

L’incapacità amministrativa della giunta Mascaro si era palesata quando era emerso che l’amministrazione non era riuscita a spendere nemmeno i 20 mila euro per “spesa sociale a favore dei più deboli” o, come accaduto nel febbraio del 2021, quando il Comune dovette restituire i 40 mila euro per il 2014, perché mai rendicontati.

In pratica, in riferimento alla gestione dei sevizi socio-assistenziali, prestazioni in favore dei disabili e dei soggetti fragili, l’amministrazione comunale risulta essere inadempiente, creando disagi e disservizi ad utenti e a tutti i comuni dell’ambito territoriale socio assistenziale del lametino. L’incapacità amministrativa della Giunta Mascaro si aggiunge alla sconfitta politica della Città inadeguata a svolgere il ruolo di organizzazione e aggregazione dei comuni dell’hinterland.

Con amarezza dobbiamo, purtroppo, prendere atto che per responsabilità diretta del sindaco e della sua amministrazione, la città di Lamezia Terme, continua a perdere autorevolezza rispetto al ruolo guida, che dovrebbe svolgere, nei confronti dei comuni dell’area Lametina e che oggettivamente ha sempre rappresentato nella storia politica e amministrativa, sia in campo politico che religioso.

Alla luce di ciò non possiamo che prendere atto del fallimento politico ed amministrativo dell’amministrazione Mascaro, e chiedere ancora una volta le sue dimissioni.

Gennarino Masi

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