LameziaTerme.it

Il giornale della tua città



Lamezia. Piccioni: finita la maschera del finto civismo di Mascaro

4 min di lettura
rosario piccioni

Il sindaco aderisce ai partiti che aveva rinnegato quattro anni fa

Comunicato Stampa

Finalmente la maschera è caduta. Da ieri è a tutti chiaro che la maschera del finto civismo indossata da Mascaro e dalla sua amministrazione in questi anni è definitivamente caduta.

E’ finalmente chiaro a tutti ciò che da sempre ho sostenuto sia in consiglio comunale che nel dibattito politico pubblico: l’amministrazione Mascaro è stata sin dall’inizio un’amministrazione di centrodestra, sostenuta da consiglieri comunali aderenti o vicini ai partiti del centrodestra e che, in più occasioni, solo l’ultima a settembre scorso, è rimasta in piedi solo grazie all’appoggio o all’astensione di consiglieri eletti con il centrodestra.

Non è certamente una “colpa” – ci mancherebbe – ma è un dato di fatto che ieri è stato conclamato in maniera plateale con l’ingresso in Forza Italia del sindaco Mascaro e di alcuni esponenti della giunta.

Ciò che non è accettabile, invece, è la finzione del civismo, quella sorta di “ipocrisia politica” che fino ad oggi ha contraddistinto questa amministrazione che oggi – anche questo è un dato di fatto – riesce a reggersi soltanto grazie al sostegno di consiglieri comunali eletti in uno schieramento opposto a quello del sindaco. Questo è un dato di fatto di cui dobbiamo prendere atto e che dobbiamo finalmente comunicare ai cittadini in maniera trasparente, senza le ipocrisie e i “maquillage” che ci sono stati fino ad oggi.

Certamente ognuno ha la libertà di aderire a un partito, di cambiare idea e orientamento… Guai se non fosse così! Ci sono diverse espressioni civiche, sia nell’ambito del centrodestra che del centrosinistra, che manifestano un chiaro orientamento politico e svolgono una funzione propositiva verso i partiti.

Non mi sarei mai sognato di sindacare la scelta di nessuno, ma in questo caso stiamo parlando dell’adesione a un partito del centrodestra non di un cittadino qualunque, ma del primo cittadino: un sindaco che si era presentato ai cittadini come espressione di un raggruppamento civico; un sindaco che aveva deliberatamente escluso tutti i partiti dipingendoli come dei centri di potere; un sindaco che aveva fatto del civismo uno dei suoi cavalli di battaglia da cavalcare per dimostrare che un’altra politica è possibile.

Viene da domandarsi: solo ora Mascaro – stando alle sue dichiarazioni pubbliche – si rende conto che i partiti, quegli stessi partiti di centrodestra che ha disconosciuto e rinnegato quattro anni fa, svolgono una funzione “vitale” per la democrazia? Come mai, tutto a un tratto, aderisce a quelle “logiche dei partiti” che ha sempre apertamente criticato? Dov’è finita quella “forza civica” dirompente che ha ripetuto come un mantra in ogni campagna elettorale?

L’appoggio dei partiti è fondamentale per avere un rapporto con il governo regionale e nazionale per il bene della città? Benissimo. Ma allora chiediamo a Mascaro: perché se ne è accorto solo ora, a poco più di un anno dalle elezioni comunali?

I cittadini di Lamezia sono molto più avanti di noi e sanno trarre le giuste conclusioni: i cittadini hanno ben chiaro che Mascaro di volta in volta mette in atto strategie finalizzate solo ad occupare spazi di potere. Mascaro sa benissimo che, di fronte al totale fallimento della sua amministrazione che ha ridotto la città in uno stato di degrado e abbandono come non si era mai visto prima, l’unico modo per “strappare” una nuova candidatura era quello di “scendere a patti” proprio con quei partiti che per tanti anni ha bistrattato.

Il quadro che emerge dalla politica cittadina, tra cambi di casacca, improvvise nascite di nuovi gruppi, migrazioni da un gruppo all’altro e da un partito all’altro, è drammaticamente desolante e svela quel volto della politica che allontana sempre di più i cittadini, che alimenta il qualunquismo e la disaffezione al voto, tra salti e giravolte funzionali solo alla salvaguardia del potere o alla possibilità di ricandidature.

Da ieri vieni fuori un quadro politico nuovo, con una giunta pienamente e apertamente aderente al centrodestra, che di civico non ha più nulla se non il “sogno” sfumato definitivamente, promesso ben due volte ai cittadini lametini. Di fronte a un quadro politico chiaramente di centrodestra, è evidente che i sedicenti assessori “civici”, che hanno in più occasioni dichiarato di riconoscersi nell’area politica e culturale del centrosinistra, dovrebbero assumersi le loro responsabilità. Non c’è più nessuna giunta civica: c’è una giunta chiaramente e apertamente di centrodestra. Una giunta in cui sindaco e vice-sindaco aderiscono a Forza Italia.

Alla luce di questi ultimi colpi di scena, e statene certi ce ne saranno tanti altri, sento il dovere morale e politico di rivolgere un accorato appello a tutte le forze progressiste e democratiche della città (partiti, movimenti, associazioni, semplici cittadini) ad un sussulto di responsabilità. Abbiamo tutti quanti il dovere di avviare subito insieme, e sottolineo insieme, un percorso unitario, e sottolineo unitario, per costruire un progetto credibile e un’alternativa di governo per la città di fronte a un centrodestra che altro non riesce a proporre se non acrobazie trasformistiche e giochi di prestigio che guardano solo alla salvaguardia del potere e non al bene della città.

Rosario Piccioni
consigliere comunale Lamezia Bene Comune

Click to Hide Advanced Floating Content