Lamezia. Sold out al Teatro Grandinetti per il balletto “Lo schiaccianoci”
2 min di letturaSerata emozionante venerdì 19 gennaio al Teatro Grandinetti, dove un pubblico molto numeroso ha assistito al balletto “Lo schiaccianoci”, inserito nella stagione teatrale dell’AMA Calabria e magistralmente rappresentato dalla famosa compagnia Russian Classical Ballet.
Il balletto, dall’atmosfera natalizia per eccellenza, è uno dei capolavori dell’Ottocento ed è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali russi a fine ‘800, che nello scrivere il libretto si è lasciato ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann ‘Schiaccianoci e il Re dei Topi’, adattata per i bambini e trasformata in un balletto con le atmosfere oniriche tipiche della favola.
La storia è ambientata in casa del ricco signor Stralhbaun, durante una festa organizzata per celebrare la vigilia di Natale. Tra addobbi e danze caratteristiche, il vecchio amico di famiglia Drosselmeyer intrattiene gli ospiti con giochi di prestigio e pupazzi meccanici da lui stesso costruiti. Clara, figlia degli Stralhbaun, riceve in dono uno schiaccianoci con le fattezze di soldatino. Felice, alla fine della serata si addormenta abbracciata al suo schiaccianoci, immaginando un mondo fantastico che si materializza ai suoi occhi.
Dopo aver combattuto contro il Re dei Topi e il suo esercito, inizia un viaggio nel Regno dei Dolci, in cui le leccornie diventano personaggi e ballano per allietare Clara e Fritz, lo schiaccianoci trasformatosi in uno splendido principe. Ma tutto è solo un sogno: Clara si sveglia accanto all’albero di Natale con in braccio il suo soldatino e nella mente il ricordo di creature incantate e affascinanti avventure.
Lo Schiaccianoci è ormai considerato la fiaba di Natale per antonomasia.
La meravigliosa musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij ha incantato il pubblico, trasportato in un mondo fantastico dalle note del Valzer dei Fiori, dal fascino esotico della Danza Araba, dall’incanto dei Fiocchi di Neve.
Ancora un grande successo per la stagione teatrale dell’Ama Calabria, in cui la danza ci ha accompagnato lungo un sentiero fatato, facendoci sentire parte di essa.
Renato Failla