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Autonomia differenziata, come si presenteranno i parlamentari di centrodestra dopo aver votato contro interessi dei cittadini calabresi?

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rosario piccioni

La giornata di ieri al Senato segna una delle pagine più nere per il nostro Paese nella storia repubblicana

Comunicato Stampa

Ci sono poi delle immagini che parlano più di tante parole: vedere i Leghisti sventolare in trionfo la bandiera di San Marco è un pugno al cuore duro da incassare per chi crede nei valori repubblicani. Diciamo le cose come stanno e diciamolo anche ai tanti elettori che hanno votato il centrodestra, in particolare Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia che a parole hanno sempre sbandierato i valori di patria e nazione: l’autonomia differenziata è un pesantissimo “tributo” che il governo Meloni ha dovuto pagare alla Lega e che tutto il Paese, in particolare il nostro Sud, pagherà negli anni a venire. Questa è la realtà, oltre la propaganda.

É evidente a tutti che l’accelerata sul progetto di autonomia differenziata è solo ed esclusivamente funzionale a salvaguardare gli equilibri interni al centrodestra in vista delle europee. Un contenitore “vuoto” che non dice nulla su ciò che realmente interessa la vita dei cittadini: come e quando si determineranno i livelli essenziali delle prestazioni, dove e come si troveranno le risorse per la cosiddetta perequazione, l’impatto reale sui servizi fondamentali per i cittadini. Uno spot “propagandistico”, per ora, apripista a breve di un disegno leghista che spacca il Paese, moltiplica le diseguaglianze, le disparità territoriali, i diritti e le opportunità tra cittadini delle regioni più in difficoltà e cittadini delle regioni più ricche.

Ed è giusto fare sapere a tutti i calabresi che tra i sei senatori eletti in Calabria, ben quattro hanno votato a favore dell’autonomia differenziata, tutti di centrodestra: Minasi, Occhiuto, Orsomarso e Rapani. Viene da domandarsi: con quali ragioni, tra pochi mesi nella campagna per le europee, si presenteranno ai cittadini calabresi dopo aver “svenduto” la Calabria e votato platealmente contro i diritti dei calabresi? Come motiveranno il fatto che hanno preferito ubbidire alla “disciplina di partito” e ai capi dei partiti del centrodestra invece di rispondere ai cittadini calabresi?

Ora diranno che l’autonomia differenziata è “facoltativa”, che ogni regione potrà scegliere se richiederla o meno e che alla fine dovrà essere il governo a dare il via libera. E’ evidente cosa succederà nei prossimi anni quando le regioni del Nord, quasi tutte a guida centrodestra, chiederanno al governo di centrodestra maggiore autonomia: un’Italia non a due velocità, come purtroppo è ancora da decenni, ma a tripla, quadrupla, con differenti possibilità per i cittadini di godere dei diritti fondamentali. Pensiamo, solo per citare due questioni: cosa significherà per il mondo della scuola il concretizzarsi di una battaglia “storica” della Lega, cioè la regionalizzazione dei concorsi e l’ abolizione dei trasferimenti da una regione all’altra? E ancora: ci rendiamo conto di cosa succederà nell’ambito sanitario, con le già drammatiche differenze nell’accesso alle cure fondamentali tra cittadini del Nord e cittadini del Sud?

Ora si spiega, dopo le ultime dinamiche politiche della nostra città, anche perché il sindaco Mascaro ha sempre “declinato” ogni iniziativa promossa dai sindaci calabresi contro l’autonomia differenziata. Ultima, la bella iniziativa, che ha visto come primo firmatario il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, che ha coinvolto tantissimi sindaci del Sud contro l’autonomia differenziata. Il sindaco Mascaro ha sempre preferito tirarsi fuori, ben consapevole di voler compiacere quel centrodestra partitico a cui oggi è “felicemente” approdato.

Ci piacerebbe sentire oggi la posizione di Mascaro rispetto al fatto che i senatori del suo partito Forza Italia, a partire da quelli calabresi, hanno votato a favore di questo scellerato disegno.

Come si concilia tutto ciò con il fatto che Mascaro e l’intero Consiglio comunale, nel marzo 2023, hanno votato la mozione che ho presentato in Consiglio comunale contro l’autonomia differenziata?

Come forze progressiste, insieme al mondo dell’associazionismo e del terzo settore, al mondo della cultura e del sindacato dobbiamo proseguire insieme una battaglia giusta contro “la secessione dei ricchi”. E dire ai cittadini, soprattutto agli elettori di centrodestra, le cose come stanno: l’autonomia differenziata è la conferma di come i rappresentanti del centrodestra calabrese, senza farsi troppi problemi, barattano i diritti e gli interessi dei cittadini calabresi in nome delle logiche di partito e di potere.
Rosario Piccioni, consigliere comunale Lamezia Bene Comune

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