Lamezia. Polo Rambaldi, il 5 febbraio evento conclusivo progetto “Cittadinanza e memoria”
2 min di letturaCittadinanza e memoria: la conclusione del viaggio verso la testimonianza della tragedia della seconda guerra mondiale
Si svolgerà lunedì 5 febbraio a partire dalle ore 11, nell’aula “Scarselletti” del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme, l’evento conclusivo del progetto “Cittadinanza e memoria”, promosso dall’associazione di promozione sociale “Incontri-Intersezioni”, finanziato dalla legge regionale 27/85 sul diritto allo studio.
Il viaggio nei luoghi dove si sono consumate le pagine più drammatiche della seconda guerra mondiale e della dominazione nazifascista in Italia ha coinvolto a fine ottobre 45 studenti degli istituti superiori di Lamezia Terme, Crotone e del Vibonese, 5 loro insegnanti e 2 accompagnatori.
Gli studenti degli istituti superiori lametini che hanno partecipato al viaggio – liceo “Campanella”, liceo “Galileo Galilei”, liceo “Francesco Fiorentino”, Ite “De Fazio”, Polo “Rambaldi” – in videocollegamento con i loro compagni del liceo “G. Berto” di Vibo Valentia, “Ite Donegani di Crotone e Istituto Comprensivo di Filadelfia, dopo i saluti della dirigente Anna Primavera, condivideranno con i loro compagni riflessioni, ricordi, ciò che il viaggio ha lasciato in ciascuno di loro. Nelle scorse settimane, i ragazzi delle scuole hanno svolto le assemblee di restituzione nei loro istituti.
Dal campo di Ferramonti di Tarsia alle Fosse Ardeatine; da S. Anna di Stazzema alla foiba di Basovizza ed alla risiera di S. Saba a Trieste; dal campo di concentramento di Fossoli ai luoghi della strage di Marzabotto dove la ferocia nazifascista, tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre del 1944, ha dato vita, nei luoghi circostanti il piccolo comune sull’appennino bolognese, all’eccidio più efferato e più grande compiuto dalle SS naziste nel corso della seconda guerra mondiale.
Tra i momenti particolarmente significativi vissuti dagli studenti, l’incontro con due testimoni: Irma Prosperi, che ha visto uccidere il papà e tre familiari nell’eccidio delle Fosse Ardeatine ed Adele Pardini che, a S. Anna di Stazzema, ha visto davanti ai suoi occhi la barbara uccisione della mamma e di due sorelle nell’eccidio nazifascista dell’agosto del ’44.
Prima della tappa conclusiva del viaggio, lungo i sentieri di Monte Sole dove avvennero le stragi di Marzabotto, i ragazzi hanno incontrato la sindaca del Comune Valentina Cuppi che li ha accolti nella Casa della Cultura e della Memoria insieme agli operatori che curano l’accoglienza al Sacrario e al museo.