Cristiano, ospedale Lamezia: si faccia chiarezza su visite negate ai parenti

Basta con queste assurde limitazioni

Comunicato Stampa

Abbiamo appreso, oltre che da segnalazioni dirette, anche dagli organi di stampa, che all’interno dell’Ospedale di Lamezia, nello specifico all’interno del reparto di Medicina Generale, siano negate o limitate le visite dei familiari ai pazienti, all’interno del reparto stesso.

La nostra vuole rappresentare una profonda riflessione, che esula dalla professionalita’ del Primario, che è apprezzata e stimata, e che non ci azzardiamo minimamente a mettere in discussione, anzi ribadiamo la presenza di tante eccellenze all’interno di tutto l’Ospedale di Lamezia Terme.

Non possiamo non soffermarci dal ribadire la nostra opinione, a nome di tantissimi utenti, ci teniamo a sottolineare la netta contrarietà a qualsiasi tipo di restrizione, che limita appunto le visite ai degenti da parte dei parenti.

In passato ci eravamo occupati di questa incresciosa situazione , perorando anche una imponente raccolta firme, su c.so Nicotera, per la causa.

Appare evidente che a seguito di un allentamento delle restrizioni, oggi, purtroppo, si ripete lo stesso scenario limitativo.

Le segnalazioni di tantissime persone, ci fa presupporre che siamo tornati nuovamente all’anno zero.

Tutto ciò non avviene, dunque, in forza di legge; se si tratta di disposizioni interne, come pare evidente, noi invochiamo il ripristino della normalità: non è accettabile, che vengano concesse solo visite saltuarie e sporadiche, addirittura esibendo l’anacronistico tampone(sic!!). Disconosciamo l’obbligatorietà del tampone, prima di suddette visite, giacché anch’esso non è più un provvedimento in forza di legge in uso.

Poniamo fine a questa storia, figlia di una stagione, (epidemia covid), con tantissimi lati non molto chiari, vedi le tantissime morti improvvise.

Ci rivolgiamo, dunque, al Presidente della Regione Roberto Occhiuto, affinché intervenga non solo su Lamezia, ma ovunque insistano questi tipi di restrizioni.

Auspichiamo un’intervento risolutivo verso i dirigenti delle varie aziende ospedaliere, affinché cessi tale assurdo ostracismo e si riconoscano i diritti Costituzionalmente garantiti, tanto dei pazienti quanto dei familiari visitatori.

I degenti hanno necessità assoluta, oltre che a ricevere le dovute cure, anche del calore, della vicinanza e dell’affetto dei propri cari.

Non sussiste un motivo sanitario per cui non possiamo entrare con facilità ad assistere un nostro parente in ospedale, e se esiste vogliamo pubblicamente dei chiarimenti in merito.

Massimo Cristiano
Già Consigliere Comunale