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Lamezia. Il 17 febbraio convegno sulla “Gestione multidisciplinare e continuità assistenziale nel paziente oncologico”

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Lamezia. Il 17 febbraio convegno sulla “Gestione multidisciplinare e continuità assistenziale nel paziente oncologico”

Sabato 17 febbraio avrà luogo al T Hotel di Lamezia Terme un importante convegno medico sulla “Gestione multidisciplinare e continuità assistenziale nel paziente oncologico”

L’evento medico, accreditato su Agenas e coordinato dal provider Xenia di Francesca Mazza, è organizzato dal responsabile scientifico che è la dottoressa Peppina Molinaro. Per partecipare occorre registrarsi sulla piattaforma htpps://didattica.xeniaeventi.it, iscrivendosi al corso di riferimento e compilare il questionario.

Il programma prevede tre sessioni molto ampie e professionisti impegnati nelle discussioni pubbliche.

“La multidisciplinarietà in oncologia è un cambiamento culturale che permette di individuare il percorso terapeutico migliore per il paziente oncologico e di seguirlo prima, durante e dopo il periodo di cura. Nell’occupazione dei tumori solidi spaziando da una sfera all’altra, comprese le eteroplasie meno frequenti e sempre più incidenti, l’oncologo è la figura che si occupa delle impostazioni e della prosecuzione delle cure”, si legge nel razionale scientifico.

“Oggi è fondamentale l’esigenza di avvalersi delle esperienze di altre figure professionali dello stesso presidio che di volta in volta sono chiamate in aiuto nella gestione delle urgenze e delle complicanze spesso inaspettate. L’appropriatezza, la condivisione ed il lavoro comune, ognuno per le proprie competenze, garantiscono garantiscono efficienza, risparmio di risorse ed ottimizzazione del risultato”, fa sapere la dottoressa Molinaro, supportata da Xenia.

“Oggi parliamo di pazienti lungo soprawviventi che grazie alla ricerca e studi di genetica molecolare si giovano, sempre più frequentemente, di trattamenti personalizzati e mirati con risultati un tempo impensabili. L’oncologo ha il ruolo principale di regia circondato da oltre altre figure tra cui: il terapista del dolore, l’internista, il medico di famiglia fino al palliativista. Il lavoro deve essere di gruppo ma il fine unico garantire QoL qualsiasi sia lo stato di malattia, mantenendo il benessere psicofisico del malato, del caregiver e dell’intero gruppo familiare. Solo così facendo possiamo dire di aver contribuito a garantire una moderna oncologia”, è il leitmotiv dell’importante appuntamento calabrese.

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