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Autonomia differenziata: Cavalli di troia e nuovo colonialismo

3 min di lettura
Il Gruppo di Rinascita per Cinquefrondi

“Nel decreto Calderoli viene compiutamente deciso: colonizzare ancora una volta e in maniera definitiva un territorio splendido e martoriato”

comunicato stampa


Non c’è bisogno di essere principi del foro per sapere come la premeditazione sia considerata un aggravante anche se capiamo che il ruolo di piccoli cavalli di Troia, sparsi nel nostro territorio per agevolarne la conquista, imponga il linguaggio della premeditazione mascherata da ragionamenti fuorvianti e offensivi dalle intelligenze dei cittadini.

Non poteva essere diversamente se pensiamo alla grave premeditazione che su questa legge grava come un macigno. Progetto pensato e seguito, anche con ogni strumento di ricatto politico, utilizzando quella parte di sinistra che finalmente ci auguriamo, ha capito non solo dove questa legge ci porterà ma dove ci ha già portati. L’inferno non è quello che sarà, ma quello che già stiamo abitando quello che stiamo già vivendo, con il federalismo fiscale, tappa concreta di quella premeditazione.

Non ci tocca di capire se chi si sente paladino di altri interessi economico-politici e geografici, sappia o volutamente ignora cosa siano e cosa vogliono dire parole come residui fiscali, spese consolidate, spesa storica, fondi perequativi. In fondo i piccoli cavalli di Troia, non sono mandati per capire le ragioni dei cittadini, ma per aprire le porte alla loro dominazione. In fondo, pensiamo senza allegria, sono solo servi di altri interessi.

Evidentemente si, se credono di convincere amministratori e cittadini che i LEA, che avevano già mostrato il loro diseguale successo, possono essere sostituiti da i LEP che altri non sono un semplice elenco di prestazioni; una banale tabella di prestazioni come quelle fornite dalle assicurazioni e che, con una delega al governo saranno poi definiti entro 24 mesi. Intanto in Calabria vengono distribuiti, in un silenzio allarmante, oltre i 180 milioni per foraggiare la sanità privata a cui si aggiungono oltre 300 milioni per la migrazione sanitaria.

Forse non sanno costoro, senza polemica ce lo chiediamo, cosa vuol dire amministrare quando bisogna fare i conti con trasferimenti sempre più bassi perché il calcolo che si fa per quantizzarli è relativo alla spesa storica. Ma come si fa, come si può essere uguali tra diseguali!

Si chieda ai Sindaci, in maniera trasversale, si chieda al presidente ANCI Calabria. Vorremmo ridere, se non fosse così tragica perché sembra che l’attacco a chi non avrebbe capito, i Sindaci di sinistra, sia in realtà l’attacco a quella stessa parte politica che non intende però accettare supinamente quanto nel decreto Calderoli viene compiutamente deciso: colonizzare ancora una volta e in maniera definitiva un territorio splendido e martoriato che i proclami di questi nuovi cavalli di Troia ulteriormente mortifica deviando sentimenti e la dignità dei cittadini.

Non ci fermeremo e non ci fermeranno questi Signori. Ci impegneremo sempre di più a informare compiutamente i cittadini di quanto sta avvenendo e si, anche di quanto sarà più difficile vivere questa terra dopo l’approvazione di tale sciagurata legge. Intanto però si stornano fondi ingenti ed energie non per distribuire servizi ma pensando… al Ponte sullo Stretto.

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