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Lamezia. Il 14 aprile proiezione di “Koi-Zero.2”, intervista al regista Sebastiano Basile

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Koi-Zero.2

Il 14 aprile 2024 alle ore 18.00 al Teatro Politeama Franco Costabile di Lamezia Terme, verrà proiettato per la prima volta sul grande schermo il film Koi-Zero.2: il secondo capitolo della saga Koi-Zero del regista Sebastiano Basile.

Ne abbiamo approfittato per rivolgere qualche domanda al regista. 

  1. Qual è stata la principale sfida nel girare un film in green screen ambientato a Lamezia Terme?

Girare con questa tecnica è già di per sé una sfida, se consideriamo, oltretutto, i mezzi che abbiamo avuto a disposizione. Le difficoltà sono quelle tipiche di quando si gira con questa tecnica, aggravate anche dal fatto che molti attori non sono neanche abituati. Altre problematiche sono legate all’illuminazione, la fotografia e le ombre, mentre gli sfondi sono stati ricavati da altri ambienti naturali (come le aule della fondazione Terina ad esempio e poi in post-produzione sono stati inseriti gli attori), e altri invece sono semplicemente dei rendering 3D. Altra sfida è stata quella di mettere insieme nella stessa scena attori che hanno girato in momenti dell’anno differenti, addirittura, attori che non si erano mai conosciuti dal vivo nella vita reale.

Koi-Zero.2

  1. Cosa ti ha ispirato a creare il sequel di Koi-Zero e come hai sviluppato la trama per il secondo film?

Il sequel nasceva dall’idea di fare un film sulla scia del primo ma con risvolti nuovi, la passione per lo sci-fi e il desiderio di non far dimenticare Koi-zero, questo pianeta immaginario, mi hanno spinto a fare il secondo capitolo. La trama, anche nel secondo capitolo, ruota intorno a questa clinica immaginaria, situata questa volta in un posto non precisato della presila catanzarese, “lontano da occhi indiscreti” come si sottolinea nel film appunto.

  1. Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso il film Koi Zero 2?

Nel secondo capitolo ci sono tematiche nuove e numerosi messaggi sociali. Alcune scene fanno riferimento al consumo di fentanyl, la droga del secolo, in altre invece si affronta il mondo dell’alimentazione del futuro, prevedendo che sia soprattutto a base vegetale e l’unica tipologia di carne che si mangia nel film è quella degl’insetti. Argomentazione, in realtà, tutt’altro che futuristica, anzi attualissima: assistiamo oggi ad un cambiamento epocale delle abitudini alimentari occidentali, basti pensare a come alcuni cibi a base d’insetti hanno ottenuto il riconoscimento della Comunità Europea e chissà quanti alimenti nuovi ancora sono in attesa di essere riconosciuti. Altra tematica molto discussa oggi è quella dell’intelligenza artificiale: l’utilizzo dei robot IA, ormai impiegati per fare i lavori più comuni nel 2077, come il lavoro del barista ad esempio, che spesso si vede all’interno del film.

Koi-Zero.2

  1. Faresti un film non di fantascienza e senza effetti speciali, uno di quei film “normali”?

No.

Appuntamento quindi al Teatro Politeama per questa meravigliosa prima. L’ingresso è gratuito.

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