Tassone: stop alla decontribuzione per i lavoratori del Sud
2 min di lettura“Ennesimo scippo del Governo Meloni, occorre lavorare per costruire un’alternativa valida”
Comunicato Stampa
Il Governo Meloni attua l’ennesimo scippo ai danni delle imprese e dei cittadini del Sud. Lo stop alla decontribuzione per i lavoratori del Sud mette infatti a rischio numerosi posti di lavoro.
Lo dichiara il già consigliere regionale e candidato alle elezioni europee per il Partito democratico Luigi Tassone che ricorda che “sono più di 3 milioni i lavoratori che sono stati assunti dal 2021 ad oggi grazie a tale misura”.
Secondo quanto spiega Tassone, “l’esonero contributivo per i lavoratori dipendenti del settore privato del 30% per le aziende con sede nel Meridione, doveva durare fino al 2029. Abbiamo invece appreso dal ministro Fitto – aggiunge – che la decontribuzione non sarà rinnovata e verrà quindi superata da luglio”.
In considerazione delle conseguenze attese, Tassone si augura che “il ministro si ravveda” e “cambi orientamento, impedendo così l’ennesima privazione per le regioni in ritardo di sviluppo”, ma allo stato non può che “registrare che la destra continua ad attuare politiche discriminatorie nei confronti del Mezzogiorno d’Italia. Per tale ragione – conclude – è necessario opporsi con forza a queste politiche e lavorare costantemente per costruire l’alternativa alle destre”.