Delegazione diocesi Lamezia a convegno nazionale pastorale giovanile
2 min di letturaChiamati ad abitare la realtà con cura e bellezza. Il Convegno Nazionale di Pastorale Giovanile
“Domine, quo vadis?” è la domanda che ha fatto da sfondo al convegno nazionale di Pastorale giovanile che, organizzato dal Servizio nazionale, si è svolto nei giorni scorsi a Sacrofano (Roma), dove era presente una delegazione del Servizio di Pastorale giovanile della Diocesi di Lamezia Terme.
Sono stati giorni di lavoro, incontro e condivisione intorno a temi importanti come adultità, comunità, cura e comunione.
La domanda fa riferimento ad un episodio narrato dagli Atti Apocrifi che racconta di Pietro che si allontana da Roma per sfuggire alle persecuzioni ma lungo il cammino incontra Gesù e gli domanda “Signore dove vai?” e lui gli risponde che va a Roma a farsi crocifiggere di nuovo.
Così diventa chiaro per Pietro che è a Roma che avrebbe incontrato Cristo e decide di invertire i passi del suo cammino e tornare lì da dove stava fuggendo.
Una provocazione per chi lavora in Pastorale giovanile – ma forse per tutti – a non fuggire dalla realtà che abitiamo che spesso ci mette davanti ad uno scenario complesso e delicato.
I giorni del convegno sono stati occasione per mettersi in ascolto di contributi preziosi ed esperienze significative, per incontrare realtà di giovani e che accompagnano i giovani, per lavorare attivamente nelle dinamiche laboratoriali che sono state una parte significativa dell’esperienza del convegno.
Poi la comunione vissuta concretamente non solo con le diverse realtà di Pastorale giovanile che operano in tutta Italia ma anche con i giovani di diverse confessioni religiose con cui abbiamo condiviso un momento di riflessione e di preghiera: Cristiani, Musulmani, Ebrei, Buddisti, Soka Gakkai attorno allo stesso fuoco che dice passione per l’umano, amore che scalda, cuore caldo e accogliente, luce di pace nella tenebra che spesso avvolge il mondo.
Infine, don Riccardo Pincerato, incaricato nazionale, ci ha consegnato uno stile per provare a vivere il nostro servizio con i giovani: mite, umile, aderente alla realtà e grato.
Ritorniamo a casa sentendoci un po’ come Pietro chiamati a stare nella “nostra Roma”, nel luogo dove incontrare il Signore, nel cuore e nelle storie dei giovani, spesso ingarbugliati e complessi ma estremamente preziosi e affascinanti.
L’equipe di Pastorale Giovanile