Donne da sfogliare: le storie di Maria Laura Annibali e Edda Billi
4 min di letturaVenerdì 17 maggio nella Biblioteca Comune di Roma Joyce Lussu, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, ricorrenza promossa e riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite, l’attivista per i diritti civili, Maria Laura Annibali, presenterà il suo ultimo libro “Donne da sfogliare”.
Il sottotitolo la dice lunga: “le vite singolari di due attiviste lesbiche italiane” ovvero Edda Billi e Maria Laura Annibali. Scritto da Alessandra Bialetti e Lidia Borghi, con due note di Danilo Gattai, attraverso testimonianze vive, raccontano il tema del complesso viaggio, che porta alla presa di coscienza del vero sé.
Maria Laura è una cara amica, insieme abbiamo in comune la causa sempre attuale dei diritti civili, non solo della comunità alla quale orgogliosamente apparteniamo, quella LGBTQI+ ma anche delle persone detenute in carcere ecc. Lei, ad esempio, è una femminista completa, che ha vissuto il duplice effetto della discriminazione in quanto donna e lesbica.
La mia ultima intervista insieme risale a 8 anni fa, quando il 5 marzo 2016, chiedevamo attraverso la manifestazione “ora diritti alla meta” il matrimonio egualitario, poi conseguito nell’approvazione della legge Cirinnà e quindi delle unioni civili. Maria Laura insieme alla sua compagna Lidia fu una delle prime ad unirsi civilmente, divenendo, di fatto, la prima coppia di donne “diversamente giovani” avendo entrambe più di 70 anni.
Poliedrica attivista, presidente dal 2014 a tutt’oggi dell’Associazione Di Gay Project, documentarista e autrice di tre docufilm il primo dei quali “L’altra metà del cielo” che è stato oggetto come caso di studio, nel programma del corso Geografia di genere, Teorie, Pratiche, Rappresentazioni tenuto presso il Dipartimento di Studi storici e geografici dell’Università di Firenze, ha esercitato per due mandati il ruolo di Garante della Consulta Femminile per le Pari Opportunità della Regione Lazio.
Le chiedo di parlarmi del libro “Donne da sfogliare” e di come è nata l’idea: “Questa è una biografia doppia, perché mi faceva piacere parlare di una donna che per me è una maestra, ritengo che sia una donna alla quale tutte le donne d’Italia debbono a lei qualcosa e sono convinta che andrà nei libri di storia. Parlo di Edda Billi, una delle storiche lesbo femministe della rivoluzione sessuale e rivoluzione femminista, che lei ritiene, parole sue, che dopo quella del cristianesimo sia stata la più grande rivoluzione della storia.
Quindi mi piaceva quest’idea, anche per il rispetto della grande stima che nutro per lei, cosa che la giornalista che ha raccolto le nostre testimonianze, voleva fare. Quindi parole nostre che sono state recepite e poi contestualizzate con commenti storici per ognuna di noi. Poi lei non è stata una velata come me, quindi è una che da fin dai primi tempi ha lottato per i diritti delle donne. Edda Billi attualmente ha 91 anni ed ha vissuto sempre in un paese della Toscana di appunto 91 anni fa. Questa è una cosa che mi era rimasta proprio nel cuore”.
L’intervista con Maria Laura è lunga, dura quasi un’ora, ma il tempo vola con lei, ripercorrendo il suo coming out tardivo ma pieno di emozione. Parliamo del suo amore, del colpo di fulmine con Lidia, dell’unione civile, del suo impegno quotidiano e di come non sia mai troppo tardi per essere felici, anche se ai giovani consiglia di non rinunciare ad essere se stessi il più presto possibile. Tanti sono i premi che ha ricevuto, tanti gli impegni che la legano al mondo dell’attivismo, ecco perché alla fine della nostra chiacchierata, invito chiunque a conoscere la loro storia, perché Maria Laura ed Emma girano l’Italia, portando un messaggio di speranza e amore.
Appuntamento quindi nella Biblioteca Comune di Roma Joyce Lussu, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, il prossimo 17 maggio, con il libro “Donne da sfogliare” nel quale la nostra Maria Laura Annibali, si racconterà ancora. Ma prima di concludere questa intervista, vorrei ricordare proprio le parole di Edda Billi, attualmente Presidente onorario dell’Associazione Federativa Femminista Internazionale (AFFI) e fondatrice della “Casa Internazionale delle Donne” a Roma: “Ho fatto coming out perché pensavo fosse una cosa bellissima e non capivo perché dovevo tenermelo dentro”.
Riccardo Cristiano