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Europee, la protesta di un gruppo di cittadini di Soveria Mannelli

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Europee, la protesta di un gruppo di cittadini di Soveria Mannelli

Il sepolcro non è vuoto! Nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa di grande

Riceviamo e pubblichiamo una nota di un gruppo spontaneo di cittadini di Soveria Mannelli che lamentano la mancanza di una struttura sanitaria adatta alle esigenze della popolazione e di una strada adeguata di collegamento con la Città di Catanzaro.

Di seguito la missiva:

Nella Valle del Reventino, nella Città di Soveria Mannelli, non è l’astensionismo a fare notizia, ma il grido accorato, forte, legittimo, pacifico, ragionato, motivato e fiducioso di un gruppo spontaneo di cittadini che diventano “seminatori di una nuova mentalità: Uniti per un bisogno comune!”: Prima l’ospedale e “la strada che non c’e’…poi la mia fiducia!

Privi di una struttura sanitaria adeguata ai bisogni di un territorio di frontiera, disagiati e sempre più isolati in un entroterra che non garantisce neppure una strada adeguata e percorribile, in tempi ragionevoli, per raggiungere la Città di Catanzaro, stanchi delle promesse puntualmente disattese di politici di destra, sinistra, centro, lato, sotto e sopra, hanno deciso che non daranno più il loro voto, a chicchessia, da ora in avanti, se non otterranno soluzioni concrete e definitive.

Convinti che il diritto di voto è una delle più importanti conquiste democratiche dell’individuo hanno invitato dapprima i cittadini ad onorarlo, difenderlo ed esercitarlo e poi hanno deciso che il loro voto sarebbe stato nullo ma non privo di significato! Non un gruppo di sprovveduti ed ingenui, ma di uomini, donne, madri, padri, giovani che vogliono sforzarsi con qualsiasi azione possibile, lecita, civile, condivisa, pacifica di non soccombere all’ineluttabilità del “tanto non serve a nulla”.

Sappiamo bene che tutto sembra vano, così come riconosciamo il pensiero di quanti ripetono, con concezione di causa, che è tutto deciso nelle stanze dei bottoni.

A quanti legittimamente hanno sostenuto che non serve andare a votare abbiamo detto, con onestà e rispetto, che questo lo consideriamo il più grande errore perché si sono spese vite per l’esercizio di un diritto di libertà ineguagliabile.

Sappiamo che non servono le schede bianche né quelle nulle, così come riteniamo improponibile e non condivisibile bruciare platealmente le schede e tutto il resto, in un normale, serio e sano contesto civile e politico. A quanti ci hanno ricordato che la scheda nulla è un non voto, pur rispettandone la tesi, abbiamo partecipato il nostro disaccordo.

A quanti sostengono che le schede nulle sono una sciocca elucubrazione di chi non conosce i meccanismi elettorali e vuole buttare l’acqua sporca con il bambino, abbiamo dato ragione.

Non conosciamo questi meccanismi politici e non li vogliamo conoscere visti i risultati ottenuti finora sostenendo con passione e lealtà chi li conosceva bene.

Abbiamo, per lustri, votato e provato a pretendere… ma è stato sempre vano! A chi sostiene, a ragion veduta, che la nobile arte politica non può essere passione ma deve essere competenza, chiediamo venia.

Il nostro intento non è quello di fare i tecnici della politica (ce ne sono già tanti in attività), ma di risvegliare.

Quotidianamente quello che riscontriamo, nella nostra gente, è l’assenza di speranza di cambiamento e la totale sfiducia nelle Istituzioni.

Con 63 voti nulli e 14 bianchi, per un totale di 77 elettori, con 41 voti in più di Azione con Calenda, con 16 voti in più di Lega Salvini, con 9 voti in più di Alleanza Verdi Sinistra e 4 voti in più di Forza Italia, si annuncia ufficialmente che la luce della speranza non è spenta in questa città.

Abbiamo fiducia, altresì, che si accenderanno nuove fiammelle e diventeranno punto luminoso di verità e di voglia di riscatto nell’intero territorio del Reventino.

Una risposta sonora, non organizzata per tempo ed ancor più per questo significativa e foriera di gioia ed ottimismo.

Forti della certezza che chi semina non raccoglie , spesso, immediatamente i frutti, ma che altri li raccoglieranno e ne avranno beneficio… confermano, a quanti oggi volessero sminuire questa novità, che non demorderanno né concederanno mai più fiducia gratuita da mortificare, deludere, disattendere.

A quanti pensano che saremo l’ennesimo partito di paese che vuole far leva sui bisogni e sulle criticità territoriali e sociali per estorcere consenso futuro, come è stato fatto finora da chi ci ha abbandonati, ribadiamo che siamo stanchi e non è la nostra immediata finalità creare altri partiti…Altre liste….

Basta associazioni prive di rappresentanza reali.

Sogniamo la presa di coscienza di un popolo attento, esigente, coinvolto, pungolante, che si faccia rispettare anche con le liste e le rappresentanze politiche ed istituzionali presenti che invitiamo, fin d’ora, ad accogliere il nostro grido di bisogno per poterlo capitalizzare sui tavoli adeguati, dando certezza che non voteremo diversamente in nessuna campagna elettorale futura se non otterremo soddisfazioni.

Non chiediamo la luna, bensì una strada di collegamento che, non sarà solo vitale per il nostro territorio del Reventino, ma un’opportunità per l’ intera Calabria.

Sarebbe la nuova statale 19 delle Calabrie e rappresenterebbe un volano di sviluppo concreto, possibile e dovuto al nostro entroterra.

Niente contro i presenti comitati pro-Ospedale, quelli della Strada che non c’è, che potranno, ed auspichiamo facciano, con noi, chiarezza che… l’aria è cambiata nel Reventino!

La pagina scritta non è una nuova dello stesso libro, ma è un nuovo inizio fortissimamente deciso e motivato da un bisogno improcrastinabile!

La buona politica è la somma di ogni nostro singolo voto!

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile” (San Francesco d’Assisi).

E ancora Paolo Borsellino: “Ognuno nel suo piccolo, ognuno per quello che può, ognuno per quello che sa”.

La città di Soveria Mannelli ha fatto propri questi due inviti ed i primi e più importanti risultati sono già stati conteggiati!

Abbiamo visto che la “ pietra davanti al sepolcro” sta rotolando. Vi assicuriamo che è solo l’inizio di un riscatto atteso per troppo tempo.

Siate al nostro fianco ed “Uniti per un bisogno comune!”: Prima l’ospedale e “la strada che non c’e’…poi la mia fiducia!

Un gruppo spontaneo di cittadini.
Un popolo stanco, tradito e umiliato da promesse vane e disattese

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