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Maida. Scioglimento consiglio comunale, la nota di Movimento civico “libertà è partecipazione”

3 min di lettura
Movimento civico “libertà è partecipazione”

Crisi politico-amministrativa a Maida: dimissioni in massa

Comunicato Stampa

Si conclude la breve esperienza amministrativa di Galdino Amantea e Costruiamo il futuro.

È la naturale conseguenza di una crisi politico-amministrativa profonda che si trascinava oramai da mesi e tutta interna alla maggioranza.

Nella giornata di ieri sette Consiglieri comunali, contestualmente, hanno presentato le proprie dimissioni e, nella prossima settimana, il Prefetto di Catanzaro proseguirà nella procedura di commissariamento fino a nuove elezioni, da svolgersi nella prima tornata utile.

Sin da subito il Sindaco Amantea, pur godendo dei finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione Paone, dimostrava di avere quale unico fine quello di porsi in ostinato contrasto con il suo predecessore, al punto da revocare, come suo primo atto (rimettendoci il Comune economicamente), un progetto già approvato che avrebbe visto la realizzazione di un grande parco giochi destinato, in prevalenza, ai bambini.

L’opposizione formata dai consiglieri di “Libertà è Partecipazione” ha sempre agito con fermezza e in maniera propositiva, dettando l’agenda politica su temi importanti, ivi compreso il contrasto alla progettazione di un inceneritore nei pressi del centro abitato di Vena di Maida.

Ad oggi, constatiamo la perdita di numerose opportunità di finanziamenti in favore del Comune, tra cui quello da un milione e mezzo nell’ambito del bando ministeriale destinato alla rigenerazione urbana per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti; la perdita di un altro consistente finanziamento per il potenziamento della videosorveglianza nel 2023 e la non partecipazione allo stesso bando 2024 e addirittura di recente la restituzione di 60.0000 di fondi Pnrr ottenuti dalla precedente amministrazione e non spesi, segno di un’inadeguatezza non più tollerabile.

Non è stato possibile avere un confronto democratico: per ottenere risposte alle interrogazioni scritte, la minoranza è stata costretta a rivolgersi finanche al Prefetto.

Le dimissioni dei Consiglieri eletti con la lista “Libertà è Partecipazione” sono state un atto dovuto, di rispetto verso le comunità di Maida, Vena e Carrà, vista la profonda ed irreversibile crisi politica all’interno del Comune che lo rendeva praticamente ingovernabile.

Da mesi, infatti, era notoriamente venuto meno il rapporto di fiducia reciproca tra i componenti della maggioranza, e tutti i tentativi di ricucire lo strappo si sono infranti nel clima poco democratico respirato all’interno del Consiglio e della stessa coalizione che ha vinto, per un soffio, le elezioni comunali del giugno 2022.
Esemplificativa di questo atteggiamento autoritario è l’adozione di un Regolamento comunale volto a limitare l’accesso agli Uffici per i Consiglieri di minoranza e per alcuni della maggioranza, che ha ristretto gli spazi di partecipazione democratica dei rappresentanti dei cittadini.
Il Comune di Maida non poteva più rimanere in balia dell’assolutismo del Sindaco e senza un governo stabile ed efficiente continuando a perdere opportunità di finanziamenti.

“Libertà è Partecipazione” ha, pertanto, agito, con coerenza, nel rispetto del mandato conferito dai propri elettori e nell’interesse di tutti i cittadini.

Il nostro movimento continuerà a rimanere vicino ai problemi dei cittadini e ad avanzare proposte costruttive per le comunità di Maida, Vena, Balzano e Carrà mettendo nei prossimi mesi la propria esperienza politico-amministrativa a completa disposizione del Commissario Prefettizio.

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