L’umanizzazione, la sua importanza. Le riflessioni di mons. Vincenzo Rimedio
2 min di letturaUn argomento attuale riguarda il valore dell’umanizzazione che si cerca di proporre con questa breve riflessione
Si prescinde per il momento dalle teorie che sono state redatte a proposito dell’origine umana e del suo sviluppo. L’unica certezza è questa: l’uomo non è “causa sui” ma ha ricevuto l’essere, e dalla Fede la Causa è Dio.
L’umanizzazione ovviamente precede lo stadio di umanità già formata, e si avvia verso questo traguardo.
Interessa l’attenzione sulla presente tematica per concorrere al compito di fare di ogni persona un essere possibilmente più completo secondo la logica della realizzazione e il disegno del Creatore: spetta alla famiglia, alla Società e alla Chiesa.
Ordinariamente si da risalto, nei luoghi che si visitano, alle realtà più caratteristiche per antichità e bellezza artistica. In Calabria i bronzi di Riace per i residenti e per i turisti costituiscono “un’eccellenza” ma diversi problemi di arretratezza rimangono ancora come nascosti, soprattutto quelli della gente povera. Qualche progresso pera si è compiuto!
E’ fondamentale che si viva in corrispondenza della propria dignità, che ha come fondamento secondo il filosofo Pascal “l’uomo canna pensante” oltre che il figlio adottivo di Dio per i credenti.
Componente fondamentale per l’umanizzazione e il lavoro: in mancanza, non si possono soddisfare le diverse esigenze, più convenienti e dignitose personali e della famiglia, dimostrandosi detto lavoro come valore antropologico e di uguaglianza sociale.
E appunto la sua carenza che determine ii problema arduo delle divisioni: chi dispone per se e per la famiglia, chi non può disporre, come 6 privo della possibilità per la precarietà della situazione in cui si trova.
L’altra componente essenziale, alla stregua del lavoro e la cultura, negata a chi ha problemi personali e familiari di sussistenza, e si trova nell’impossibilita di coltivare interessi culturali, la cui dedizione costituirebbe un diritto della persona.
Inoltre è necessario ricordare l’apporto all’umanizzazione del volontariato, cosi vicino a chi affetto da malattie varie e da solitudine, ed insieme il soccorso a chi ha bisogno del “pane quotidiano” e di assistenza, fatta di generosità umana e di fede in Cristo, Buon Samaritano.
Concludendo si può affermare che la nostra terra di Calabria è ricca di “pathos” umano ma vi sono zone in essa bisognose dell’opera urgente dell’umanizzazione.
+Vincenzo Rimedio
Vescovo Emerito