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Lo scrittore Stefano Amato vince la dodicesima edizione del Premio Muricello

3 min di lettura

La cultura come mezzo di evoluzione della società, non solo in termini prettamente accademici legati alla conoscenza in senso stretto, ma come strumento di contrasto alle disparità civili e sociali, come via per una coscienza collettiva.

Su questi pilastri poggia il Premio Muricello che dal 2013 ha l’obbiettivo di raccontare ogni presente della Calabria attraverso le opere di chi con la penna ne denuncia le storture ma ne esalta anche le sue enormi qualità e potenzialità, nell’ottica di un futuro che porti la regione sempre in avanti e mai indietro.

Anche quest’anno il Premio Muricello è parte dell’estate calabrese, tra gli appuntamenti da non perdere non solo per il suo alto valore culturale.

La dodicesima edizione, già in essere dopo la prima serata di ieri, conferma ancora una volta l’importanza di un premio che racconta le persone e i luoghi: San Mango D’Aquino come centro nevralgico del premio, come luogo in cui far confluire tutte quelle energie che permettono all’Associazione Muricello, presieduta da Antonio Chieffallo, l’amministrazione comunale e la Pro Loco, di creare ogni anno una piccola magia culturale; i premi come testimonianza di una società calabrese che si muove.

Quest’anno il protagonista di questo importante riconoscimento è stato Stefano Amato, autore del romanzo “L’ultima candela di Krujë” (Neri Pozza) in cui centrale è il tema della migrazione, della condizione di chi è costretto ad allontanarsi dalla sua terra pur rimanendone fortemente attaccato.

Ma come ogni anno, il Premio Muricello è sempre ricco di momenti diversi e altrettanto appassionanti.

Non sono mancati, infatti, l’omaggio a Franco Costabile nel centenario della nascita del poeta, e il premio alla carriera ad Achille Curcio: introdotti da Antonio Pagliuso ed Elisa Chiriano, con le letture di Francesco Rizzo e Ada Roncone e le incursioni musicali di Francesca Salerno e Luigi Morello.

L’importante novità di questa’anno è il Muricello OFF, con lo scopo di coinvolgere nelle lettura le nuove generazioni, in questo caso rappresentate dagli studenti del Polo Tecnologico “Carlo Rambaldi” di Lamezia Terme.

Una giuria di studenti, coordinata dalla docente Teresa Sinopoli, che ha assegnato il premio a “34% Storia di una legge per il Sud” scritto da Rosella Cerra e Roberto Longo (edito da Città del Sole), libro che mira a rimarcare quella “Questione del Mezzogiorno” giuridicamente mai risolta.

La prima serata, condotta da Ugo Floro nella splendida cornica dell’Agriturismo Manfredi, ha visto anche momenti di confronto con gli altri finalisti del premio – Vins Gallico con “Il dio dello Stretto”, Claudio Dionesalvi con “Lettere minuscole”, Marcostefano Gallo con “Scacciasogni”, Giuseppe Aloe con “Le cose di prima”, Laura Montuoro con “Dove finisce il mare” – a riprova che il fine dell’associazione Muricello è di avere riconoscenza, e non solo riconoscimenti, per chi continua a gettare semi di curiosità nel nostro territorio.

Altrettanto vivace e magica si prospetta la seconda serata, tema portante il diritto alla salute, che si terrà nella piazza antistante la Biblioteca Comunale.

Renato Failla

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