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La Questura di Cosenza commemora la strage di Via d’Amelio

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La Questura di Cosenza commemora la strage di Via d’Amelio

Domani, 19 luglio ricorre il XXXII anniversario della strage di Via d’Amelio, in cui persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e i poliziotti della sua scorta

Nel ricordare il sacrificio  delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, il Questore della Provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro, il Sindaco  di San Fili Avvocato Linda Cribari, l’Associazione Libera, l’Associazione Antiracket “Mani libere”, l’Osservatorio Falcone – Borsellino e il Circolo Stampa “Maria Rosaria Sessa”, hanno organizzato un evento per  commemorare l’opera svolta dal magistrato assassinato con un’autobomba a Palermo e il sacrificio profuso dagli appartenenti  della Polizia di Stato, che quotidianamente  dedicano la loro vita alla  tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

L’iniziativa, che si articola in due momenti molto significativi,  prevede il primo incontro durante la mattinata nel centro cittadino di Cosenza, in piazza Kennedy e in Corso Mazzini. Nei due luoghi nevralgici del capoluogo bruzio, a partire dalle ore 09:00,, saranno allestiti stand  della Polizia Scientifica, con apparecchiature specifiche ed il Fullback, la Sezione per la Sicurezza Operativa Cibernetica e la Polizia Stradale,  nonché saranno presenti le unità cinofile, le unità a cavallo, l’Ufficio Mobile della Polizia di Stato dedicato alla campagna “Questo non è Amore”, gli artificieri con le apparecchiature utilizzate l’espletamento della propria specialità.

Saranno esposte per la manifestazione anche le autovetture e le moto della Polizia di Stato,  la Lamborghini URUS nonchè la Teca “Quarto Savona Quindici” all’interno della quale sono custoditi i resti dell’autovettura del magistrato Giovanni Falcone.

Il secondo momento si svolgerà , alle  21:00, nella piazza “Adolfo Mauro” del Comune di San Fili,  con un incontro/dibattito che sarà introdotto e moderato dal giornalista e scrittore Arcangelo Badolati al quale parteciperanno il Procuratore della DDA di Catanzaro dr. Vincenzo Capomolla, Mons.  Francesco Savino Vice Presidente della CEI, Tina Montinaro , moglie di Antonio Montinaro capo scorta del magistrato Falcone e Alfredo Lio, figlio dell’appuntato dei carabinieri Renato Lio, medaglia d’oro,  assassinato da uno ‘ndranghetista a Soverato nell’agosto del 1991.

Con loro i rappresentanti delle associazioni coinvolte: Franca Ferrami (Libera), Franco Lorenzo (Circolo della Stampa), Pierluigi Ferrami (Mani libere). La discussione si svolgerà accanto ai resti dell’auto su cui viaggiava Giovanni Falcone. Sarà inoltre proposta la testimonianza di Emanuela Loi, nipote della poliziotta di scorta uccisa con Paolo Borsellino. Oggi pure la giovane Emanuela indossa l’uniforme della Polizia.

Il Questore ricorderà le figure degli Agenti delle scorte caduti nell’adempimento del proprio dovere e ne sottolineerà l’esempio da questi rappresentato per tutti i poliziotti che sono consapevoli  di mettere a rischio la propria vita nell’esercizio del  servizio quotidiano.

Nel corso della serata sarà presente anche l’Assistente della Polizia di Stato Alfredo LIO,  figlio di un caduto dell’adempimento del proprio dovere , che ha scelto di  proseguire sulle orme del proprio  genitore indossando l’uniforme della Polizia di Stato.

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