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Lamezia. Il 25 luglio il Trigesimo del filosofo Paolino Mongiardo

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Paolino Mongiardo

Sarà celebrato nella cattedrale di San Pietro e Paolo, il 25 luglio alle ore 19, il trigesimo in suffragio di Paolino Mongiardo, scrittore molto legato a Lamezia Terme

Oltre ai familiari, saranno presenti amici, intellettuali e professionisti del mondo della medicina che hanno avuto modo di conoscerlo personalmente. Messaggi di cordoglio e stima verso “un papà che è un esempio di vita e di sapere” sono pervenuti anche da dirigenti del comune di Lamezia Terme.

Tra i più vicini a Mongiardo, il sindaco di Sant’Andrea Nicola Ramogida, che giorno 25 sarà presente in ricordo del caro amico Paolino, verso il quale esprime grande affetto e ammirazione: “Penso al cammino che ogni sua parola ha fatto fare a me e, so con buona certezza, a chiunque si sia accostato al suo pensiero e alla rotondità delle sue parole. Penso ai suoi allievi, ai suoi lettori, i suoi amici, i suoi familiari, penso a noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo accanto nel nostro pezzo di strada che lui ha saputo illuminare con la sua mente brillante e mai banale. Ci mancherà? Indubbiamente! Ma sappiamo dove trovarlo ogni volta che una domanda illuminerà il nostro cammino…lui è lì, nei suoi libri e nei semi che ha sparso ovunque”.

Paolino Mongiardo riposa nel cimitero di Lamezia, dove di recente aveva deciso di trasferirsi per stare accanto alla figlia Antonella, dirigente scolastica.

Autore di numerosi saggi filosofici e testi sulla psicologia della scrittura, Paolino Mongiardo è nato a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio il 15 giugno 1933 e viveva a Soverato, dove trascorreva le giornate prevalentemente a leggere e a scrivere. un intellettuale calabrese che ha dato importanti contributi alla cultura contemporanea, con la pubblicazione di pregevoli testi di argomento filosofico e criminologico.

Docente di psicologia della scrittura e specialista in investigazioni criminali, Mongiardo ha dedicato la sua vita allo studio della filosofia. Ha esercitato la professione di consulente psicografologo, prima presso il Tribunale di Roma e poi, ritornato in Calabria, per il Tribunale di Lamezia Terme, dove si recava spesso per incontrare la figlia. Del genere politica, società e criminologia,

Mongiardo ha scritto opere di notevole pregio come “Fatti e misfatti nella nostra repubblica democratica”, “Il calzolaio che andò oltre la scarpa”, “Chi non ha mai copiato scagli la prima pietra”, “Autopsia di un’inchiesta giudiziaria”, “Identikit mostro di Firenze” e “Tendenze al crimine e all’illegalità dalla scrittura”, una guida per chi si occupa di indagini penali, e per psichiatri e psicologi che vogliano trovare riscontri attendibili tramite l’analisi e lo studio della grafia.

Il filosofo calabrese Paolino Mongiardo è stato ricordato anche dal giornalista Antonio Barillà, su la Stampa: “L’ultimo saggio filosofico– scrive Barillà- dedicato al problema gnoseologico in Tommaso Campanella, sarà pubblicato postumo: Paolino Mongiardo è riuscito a completarlo prima di chiudere gli occhi per sempre a 91 anni, lasciando un vuoto nel mondo della cultura e una grande eredità intellettuale”.

La pubblicazione del saggio su Campanella è stata presa a cuore dalla figlia e dall’Editore Gangemi di Roma di Roma, con sede a via Giulia.

Paolino Mongiardo, prima di morire, ha espresso la volontà di dedicare il suo ultimo libro alla sua amata figlia Antonella, la quale alcuni anni prima gli aveva suggerito l’idea di scriverlo e alla quale pensava sempre, durante la stesura, come sua musa ispiratrice.

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