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Lamezia. Conclusa stagione estiva parrocchia San Francesco di Paola

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Lamezia. Conclusa stagione estiva Parrocchia San Francesco di Paola

Passa l’inverno, finisce la scuola. Noi ragazzi, stanchi ed esausti, non vedevamo l’ora che arrivasse questo momento

Inizia giugno e, dunque, l’e…state in parrocchia, la più grande, impegnativa e cara avventura che noi giovani abbiamo il privilegio e l’onore di affrontare nella parrocchia San Francesco di Paola iniziano i lunghi preparativi.

Ogni giorno, mattina e pomeriggio, in parrocchia per organizzare il tutto: cartelloni, decorazioni per abbellire l’ambiente e per far immedesimare i bambini in un mondo magico, giochi a squadre, attività con ritagli e disegni, iscrizioni e tanto altro ancora.

Ogni anno viene scelta la storia di un personaggio dei film che quest’anno è stato “La spada nella roccia”: non un personaggio qualsiasi, ma qualcuno nel quale i bambini si possano rivedere nella loro vita di tutti i giorni e possano imparare i grandi valori che Gesù insegna sempre.

L’edizione dell’e…state in parrocchia di quest’anno, ha visto come protagonista il valoroso e piccolo Artù a cui poi daremo il piacere di chiamare re Artù! I nomi degli altri personaggi e dei feudi intorno al regno di Artù, sono stati grande fonte di ispirazione per indicare le squadre del mattino (Merlino, Artù, Anacleto, Maga Magò, Sir Ettore, Sir Caio, Lupo) e del pomeriggio (Grestolot, Camelide, Camelot, Avalon, Tintagel, Lothian, Lyonesse e Caerlon).

Lamezia. Conclusa stagione estiva Parrocchia San Francesco di Paola

Il primo giorno abbiamo intrapreso un momento di ambientazione e conoscenza con i 180 iscritti, che, a loro volta, si sono conosciuti tra di essi In seguito abbiamo presentato il piccolo Artù che ha spiegato quali erano le caratteristiche e i migliori modi che servono per estrarre la spada dalla roccia: non si parla di forza fisica, ma di forza d’animo che proviene dal cuore. Con i ragazzi abbiamo parlato di “guida”; ciascuno di noi lo è per il prossimo: Mago Merlino per Artù, noi animatori (siamo stati 43) per i ragazzi, per i bambini e viceversa.

Infatti, con loro, impariamo a svolgere al meglio il nostro ruolo di animatore. Anche Dio è una guida, luce che ci accompagna nell’oscurità, Egli non giudica nessuno e ha fiducia in noi. Importante è la carità che secondo i bambini significa aiutare sempre il prossimo e mai girarsi dall’altra parte.

Inoltre, i ragazzi hanno elencato alcune loro opere di carità come aiutare un amico che si è fatto male, aiutare i fratelli/sorelle con i compiti… Importante è anche la fede in Dio, di cui ci si può sempre fidare e al quale i ragazzi, intorno a un cartellone con al centro la parola “pace”, hanno scritto delle preghiere per loro, per amici e famiglia e per il mondo intero.

Durante le mattinate abbiamo presentato ai ragazzi la figura di Don Bosco, leggendo con loro “riferimenti salesiani”.

 

Lamezia. Conclusa stagione estiva Parrocchia San Francesco di PaolaDon Bosco è stato grande fonte di ispirazione durante le due settimane di grest, non a caso la maglia di noi animatori aveva impresso la frase: “l’educazione è cosa del cuore”. Tra le figure importanti citate ai ragazzi, non abbiamo dimenticato il nostro caro San Francesco di Paola, da cui la nostra parrocchia prende il nome.

Abbiamo parlato delle sue origini e di alcuni suoi miracoli. Quello che ha suscitato maggiore interesse tra i bambini, è stato quello dei carboni ardenti. Abbiamo presentato San Francesco come una figura di grande importanza e ispirazione per i ragazzi, anche se molti non si rispecchiano nel suo stile di vita e dunque in quello dei frati minimi.

Tuttavia, San Francesco di certo non pretende questo dai ragazzi ma li invita ad amare il prossimo come loro stessi. Con i ragazzi abbiamo affrontato anche altre tematiche quali la giustizia, il cui ideale deve essere sempre abbracciato da noi in quanto cristiani, per non danneggiare il prossimo, ed il perdono. I bambini e Artù sanno che non è sempre facile perdonare,ma, come fa Dio, anche noi dobbiamo tenere lontani rancore e odio che ci spingono a chiudere la porta di fronte al nostro prossimo.

Ecco perché l’attività proposta è stata quella di scambiarsi un abbraccio, il più grande segno di amicizia e affetto tra i bambini, a occhi chiusi, senza dunque riconoscere il compagno di fronte. Insomma, ogni giorno un’avventura diversa con i bambini i quali hanno poi parlato dei loro talenti: chi ne ha 5, chi 8 chi 100, non importa! I talenti sono cose che ci rappresentano e che ci rendono unici, chi ne ha di più può anche metterli a disposizione di chi ne ha di meno o di chi pensa di non averne. Tutti noi, inoltre, siamo i talenti di Dio.

Il lavoro di squadra, lo stare insieme e il confrontarsi tra coetanei per far nascere nuove amicizie sono fonte di gioia e di divertimento per i ragazzi. Noi animatori teniamo molto ai pensieri, alle opinioni e alle passioni dei bambini. È fondamentale che ognuno di loro si esprima e non per forza tutti nella stessa maniera: chi lo faceva con il disegno, chi raccontava battute, chi si confrontava con gli amici…

Lamezia. Conclusa stagione estiva Parrocchia San Francesco di Paola

Nelle tre settimane di attività (di cui una dedicata alle olimpiadi parrocchiali), l’entusiasmo che si vedeva la mattina continuava a crescere durante i pomeriggi, grazie alle tantissime competizioni tra “feudi” e grazie alla voglia di ciascun bambino di voler portare la squadra alla vittoria. L’accoglienza iniziava sempre con i balli/bunz che servivano la mattina, per svegliare i più dormiglioni tra i bambini e tra gli animatori e il pomeriggio per darci la grinta e la carica giuste per iniziare al meglio! Tra tutti i giochi svolti, non riusciamo a definire quello che è piaciuto di più.

Quest’anno ci sono stati moltissimi giochi nuovi e innovativi, ma sappiamo con certezza che l’entusiasmo non mancava mai. Il gioco è l’attività più bella che i bambini possano svolgere, è l’attività a cui nessun bambino sarà mai stanco di partecipare e, anche senza rendersene conto, è proprio grazie al gioco che i ragazzi fanno amicizie, lavorano in squadra, si sostengono a vicenda. Infatti, nonostante la competizione, c’era chi tifava anche per ragazzi di altre squadre come si è verificato alle olimpiadi. I ragazzi, infatti, hanno sperimentato anche questa esperienza sin dall’anno scorso.

La prima giornata di olimpiadi è stata inaugurata con il passaggio della fiaccola accesa, da parte di ogni squadra, e con l’accensione del calderone olimpico con sottofondo l’inno di Italia che tutti hanno cantato con entusiasmo. I ragazzi sono stati divisi in categorie in base alle loro età (Senior, Medium e Iunior). Ciò che stava a cuore a noi animatori era il fatto che ciascun bambino si sentisse partecipe e coinvolto in tutte le attività olimpiche proposte, motivo per cui è stato organizzato il torneo di calcio per le ragazze, dalle più piccole alle più grandi. Come altre attività sono state proposte il salto in alto, il percorso a ostacoli, i lanci del peso, del disco e del giavellotto, la corsa 100m, la staffetta 4x100m e tornei di pallavolo, basket e quello di calcio per grandi e piccoli. Le olimpiadi sono state un modo attraverso il quale ciascuno ha potuto mettere in pratica le proprie capacità e la propria bravura.

I ragazzi hanno compreso quella che è la ricchezza più grande: stare con gli altri e sorridere con spensieratezza. L’importante è partecipare! Il suono delle campane, alle 20, che intonano un’Ave Maria, ha chiuso le giornate del grest con i ragazzi che, dopo una pregheria, sono rientrati a casa. È stata lunga, ma anche quest’anno è andata. Anche se viene messo in luce soprattutto il bello, non è sempre facile e ci vuole anche molta pazienza, soprattutto con i più piccoli. Ma non si può negare che per noi è un’esperienza unica nel suo genere che non ci dispiace, nonostante tutto, intraprendere.

Noi animatori abbiamo un piccolo segreto: “L’educazione è cosa del cuore” diceva Don Bosco, “non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” abbiamo insegnato l’anno scorso ai ragazzi con la storia del piccolo principe. Ogni cosa che facciamo deve venire sempre dal cuore, solo così può essere svolta al meglio, nonostante le leggere difficoltà che possono incombere.

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