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Presentato il libro “Giuseppe Cognata S.D.B. Un vescovo dei nostri tempi tra oblazione e santità”

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“Giuseppe Cognata: un esempio di santità e speranza in tempi incerti”

L’ elegante sala ben restaurata, attigua alla chiesa dedicata a Santa Barbara di Amaroni nella quale fanno bela mostra gli affreschi dei due maggiori artisti calabresi nell’ atre dell’ affresco e della pittura: Carmelo Zimatore  e Antonio Grillo,  ha ospitato la presentazione del libro “Giuseppe Cognata S.D.B. Un vescovo dei nostri tempi tra oblazione e santità” dell’ avv. Vito Cesareo.<

Una storia e una vita travagliata tra opere, preghiera, calunnie, riabilitazioni e santità . La presentazione del libro nelle diocesi calabresi vuol essere quasi una “peregrinazio” culturale e conoscitiva di questo mite e gentile Vescovo, che da non molto tempo, il Prefetto della Congregazione dei Santi lo ha annoverato come a Servo di DIO.

Alla presenza di un uditorio attento e molto coinvolto, il caldo  pomeriggio culturale è stato coordinato e moderato dalla brava giornalista Maria Teresa Notarianni; introducendo i lavori, ha ricordato che essere ad Amaroni per questa presentazione, in questo particolare momento di incertezza, è soprattutto un atto di speranza per il presente e per il futuro, prendendo esempio dalla la figura del vescovo Mons. Cognata fedele a Dio con la sua testimonianza. Ha voluto da subito, con molta franchezza, far presente al pubblico, che la vicenda di fondo, sulla quale argomenta  l’ autore nel suo lavoro, scagionando il presule da ogni coinvolgimento, è un fatto di cronaca: il vescovo Mons. Cognata viene accusato da tre suore di aver subito violenza. Di seguito l’ intervento del padrone di casa don Roberto Corapi,  parroco di Amaroni, Direttore Pastorale UMG Catanzaro,  che salutando gli intervenuti e i relatori, ha ribadito la sua piena disponibilità a eventi come questi, che servono a far conoscere figure eroiche e sante che hanno vissuto e operato nella nostra terra. Ha elogiato l’ autore per il suo impegno e l’ aver dato con questo libro un messaggio sulla santità possibile, in una società ed in un mondo secolarizzato.

Introdotto dalla spigliata e versatile giornalista Notarianni, Il dott. Gianni Caruso nella sua specificità di membro della Commissione di Neuro Scienza, Neuro Bioetica e Neuro Diritto, UGC di Lamezia Terme, ha inquadrato la vicenda del prelato e delle suore da un punto di vista prettamente professionale, valutandone le molte incongruenze e specifiche accuse senza prove concrete, delineando inoltre la psicologia delle accusatrici; relazione molto interessante che come le altre hanno dato una visione molto ampia della vicenda umana di Mons. Giuseppe Cognata restituendoci la figura di un uomo fedele fino in fondo ai suoi principi morali e vocazionali: obbedienza , silenzio , preghiera.

È seguito l’intervento di Cesare Natale Cesareo, editore del sito www.curinga-in.it, che nel tracciare la profonda ammirazione  dell’ autore per il vescovo Cognata iniziata da quando adolescente, da alunno frequentava l’ Istituto Salesiano di Macerata . Lo conobbe personalmente assieme alla sua famiglia, ne rimane talmente impressionato da farne  la sua guida spirituale a tutt’oggi. Fu un personaggio di alto pregio spirituale ed umano, raffinato intellettuale e grande educatore. Un omaggio dunque dovuto, dove si intersecano  e si mescolano ricordi autobiografici, vicende familiari e carisma salesiano, uniti  ad un’ attenta  analisi del territorio, la poverissima diocesi di Bova.

Le domande pertinenti della coordinatrice, hanno introdotto l’intervento dell’ autore avv. Vito Cesareo, il suo è stato quasi un inno alla santità di Giuseppe Cognata, della quale l’autore ha parlato in tempi non sospetti. A partire dal 2012, quando scrisse al Vescovo di REGGIO- BOVA Mons. Vittorio Modello, ricevendone risposta contenuta in una pagina del libo.

Nell’ incontro l’ avv Vito Cesareo ha riproposto in maniera molto personale la figura di questa splendida anima, potremo dire con le sue parole che: “Mons Cognata è stato un Vescovo che ha incarnato nella sua vita le dodici regole del buon cristiano, dettate da Papa Bergoglio. dal Coraggio, alle Lacrime, al Mondo, alla Gioia, alla Comunità, allo Sguardo, alla Memoria, alla Peghiera, al non lamentarsi, ai poveri, alla pace, alla parola di Dio”. Un intervento nel quale è stato anche ricordato il rapporto personale di stima e affetto tra l’ avv. Cesareo e la sua famiglia, con Mons Cognata . Ha ringraziato i relatori per gli interventi molto apprezzati che aprono nuove prospettive all’ iter canonico da poco iniziato, un messaggio quello di Mons. Giuseppe Cognata aperto soprattutto alle nuove generazioni, che in un mondo dominato dall’ apparire, dalla violenza e dal dubbio propongono modi di concretezza, di docilità e di pace.

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