“Pazzo Mondo”, la nuova silloge del poeta e musicista lametino Giovannino Borelli
3 min readDa qualche giorno, il poeta e musicista lametino Giovannino Borelli ha dato alle stampe una nuova silloge di poesie
Il libro, dal titolo Pazzo Mondo, è stato pubblicato, in elegante veste grafica, dalla casa editrice campana Pensiero Creativo, per la collana Poesia.
Dal padre Salvatore, importante poeta dialettale, di cui quest’anno ricorre il ventesimo anno dalla scomparsa, Giovannino ha ereditato la passione per la musica e la poesia. Dopo aver conseguito il diploma in chitarra presso il Conservatorio “Niccolò Piccini” di Bari, egli si è dedicato all’attività concertistica, sia in Italia che all’estero, e a quella didattica presso la scuola secondaria di I grado.
In precedenza ha pubblicato tre raccolte di poesie in dialetto e una in lingua. Ha, inoltre, pubblicato una ricerca etno-musicologica dal titolo Liutai di Calabria, la musica popolare attraverso l’arte dei De Bonis.
Vincitore di premi letterari nazionali, tra cui: Il Premio Provincia di Salerno (Eboli, 2008) e il Premio Pericle d’Oro (Bovalino, 2013); è stato recensito da autorevoli critici quali: Carmelo Carabetta, Pasquino Crupi, Rosanna Giovinazzo, Teodolinda Coltellaro, Giuseppe A. Martino, Francesco M. Tarantino, Antonio Iacopetta e Dante Maffia.
È presente ne La Letteratura Calabrese per la Scuola Media, Volume III (Luigi Pellegrini Editore – Cosenza, 2009), opera curata dallo storico e critico letterario Pasquino Crupi.
Pazzo Mondo è la sua seconda raccolta in lingua.
“I versi di Borelli sono lampi di voluta sintesi e brevità, che il lettore deve cogliere per esserne emozionato prima che convinto.” È quanto scrive nella prefazione lo storico Ulderico Nisticò, sottolineando, inoltre, come la musicalità dei versi è una caratteristica distintiva della poetica di Borelli.
La raccolta è suddivisa in cinque sezioni tematiche che esplorano profondamente vari aspetti della vita e dell’esperienza umana.
La prima sezione è dedicata ai ricordi dell’infanzia dell’autore. Sono versi dolenti che riflettono gli affetti più cari e i luoghi che hanno segnato la sua giovinezza. Nella seconda sezione, l’autore affronta una varietà di temi, rendendo omaggio alla natura e alla sua bellezza.
Questi componimenti includono anche riflessioni esistenziali e un amore profondo per la sua terra natale, che viene descritta nel suo stato di abbandono.
Non potevano mancare poesie sul tema della musica, e altre dedicate a grandi artisti.
Particolarmente intensi i versi dedicati dal poeta al Maestro Luciano Pavarotti, in occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa.
Con questa poesia, esposta presso la Casa Museo Luciano Pavarotti di Modena, Borelli è riuscito a tratteggiare con sapienti “pennellate” la figura di Big Luciano, mettendo in risalto non solo le sue straordinarie doti canore, ma anche la sua grande umanità.
La terza sezione è un diario poetico di viaggio, in cui Borelli ripercorre le città che ha visitato, catturando l’essenza e le emozioni di ogni luogo, legate alle motivazioni dei suoi viaggi.
La quarta sezione esplora l’amore in tutte le sue sfaccettature, offrendo una visione compressa e appassionata dei sentimenti che uniscono gli esseri umani. Infine, nella quinta sezione, intitolata “Pazzo Mondo”, Borelli esprime una potente denuncia sociale.
Questi versi sono un canto di dolore per la deriva verso cui la postmodernità sta conducendo la nostra epoca, rappresentando una critica incisiva e dolorosa del nostro tempo.
Pazzo Mondo è un’opera che tocca corde intime e invita alla riflessione, essa combina introspezione, denuncia sociale e una profonda connessione con la natura e le emozioni umane.
Il libro è disponibile nelle librerie e su tutti gli store online.