Serrao (Azione): un tavolo tecnico per la gestione dell’aeroporto di Lamezia
4 min di letturaEsigenza di chiarezza e sostenibilità: la gestione della SACAL e il futuro dell’aeroporto di Lamezia Terme
Comunicato Stampa
Può bastare la sola inaugurazione della nuova area partenze dell’aeroporto di Lamezia Terme a nascondere i problemi che si celano dietro la gestione della SACAL?
È quello che chiediamo al presidente Occhiuto e che ci chiediamo come forza politica della città visto che tutte le misure messe in atto, a partire dalla decisione di aumento di capitale della società (sulla quale abbiamo già avuto modo di manifestare pubblicamente le nostre perplessità) che gestisce i tre scali aeroportuali Calabresi fino all’ultima notizia dello spostamento della base permanente dei Canadair da Lamezia a Crotone, sembrano voler portare gradualmente ad un depotenziamento dello scalo Lametino.
Ma andiamo per ordine facendo chiarezza con su quelli che sono i dati numerici. La notizia di oggi è che i tre scali tutti amministrati da SACAL secondo i dati ufficiali tratti da Assoaeroporti, hanno registrato i seguenti numeri: l’aeroporto di Lamezia Terme nei primi 6 mesi dell’anno ha avuto 10.575 movimenti (-8,1%) con un numero di passeggeri pari a 1.191.516 unità (-9,3%); l’aeroporto di Reggio Calabria ha avuto 3.096 movimenti (+35%) ed un numero di passeggeri pari a 223.472 unità (+71,6%), mentre l’aeroporto di Crotone a fronte di 993 movimenti (-13,4%) ha registrato 116.315 passeggeri (+7%).
Ebbene, un semplice calcolo aritmetico (che chiunque può facilmente eseguire) evidenzia con chiarezza che l’aumento del numero dei passeggeri negli scali di Reggio Calabria e Crotone, in termini percentuali, coincide con la diminuzione del numero dei passeggeri nello scalo Lametino, dimostrando, con ciò, che il potenziamento degli scali di Reggio Calabria e Crotone non ha apportato alcun incremento del traffico passeggeri ma solo una redistribuzione dei numeri a danno dello scalo Lametino che risente, così, di una gestione della SACAL poco lungimirante ed attenta soltanto a coltivare interessi politici.
Ciò nonostante, ricordiamolo, l’aeroporto della piana sia (senza alcun campanilismo ma per naturale vocazione) l’unico scalo regionale in grado di poter accogliere, per condizioni tecniche, meteorologiche, territoriali ed infrastrutturali voli nazionali ed internazionali senza limitazione alcuna.
L’assenza di una accorta gestione programmatica della società aeroportuale si è peraltro manifestata con puntuale evidenza proprio durante l’inaugurazione della nuova area partenze dello scalo Lametino allorquando il dottor Franchini (Amministratore Unico di SACAL) ha dichiarato, dandolo per certo, che la base dei CANADAIR verrà spostata da Lamezia a Crotone. Tale dichiarazione, appare di una gravità assoluta in quanto non basata su alcun atto di indirizzo assunto dall’assemblea dei soci e soprattutto in contrasto con quanto dettato e stabilito dal Ministero dell’Interno che ritiene l’aeroporto di Lamezia Terme (una delle 3 basi permanenti dei Canadair) sede ottimale ed imprescindibile per l’ubicazione della base permanente dei velivoli CL415 per il Sud d’Italia, sia per la dislocazione territoriale sia per i collegamenti stradali, ferroviari e aerei.
Appare evidente che la scellerata scelta (politica e non certamente gestionale) (tanto che il dott. Franchini parla di un presunto disturbo delle rotte commerciali?) determinerebbe inevitabili criticità tecnico-logistiche ma anche notevoli sprechi economici che finirebbero sotto la lente della Corte dei Conti. Smantellare la base di Lamezia, divenuta scalo tecnico rilevante e qualificato nel corso degli anni con il potenziamento delle strutture a servizio dei Canadair, per andare a ricostruire la stessa struttura a Crotone non appare decisione qualificante dal punto di vista economico/finanziario perché comporterebbe un duplice costo per la SACAL, e quindi per le casse della Regione Calabria ed anche del Comune di Lamezia Terme.
Non si può sottacere il fatto, manifestante la confusionaria visione della gestione SACAL, che lo scalo Lametino è stato dotato, ad opera della Direzione Nazionale Antincendi, di un simulatore necessario per l’addestramento del personale del Distaccamento Aeroportuale dei Vigli del Fuoco che da oltre 10 anni è in attesa di essere messo in funzione per l’assenza di una semplice piazzola che la SACAL, non ha mai realizzato, nonostante le richieste, e che è stata invece prontamente edificata nell’aeroporto di Reggio Calabria dove probabilmente “qualcuno” aveva intenzione di spostare il simulatore (destinato specificatamente allo scalo Lametino andando anche contro la decisione della Direzione Nazionale Antincendi e quindi del Ministero dell’Interno) e la base dei Canadair che oggi, con un triplice salto mortale a costo dei contribuenti, viene invece dirottata su Crotone.
Tutto questo contro ogni logica gestionale e nel pieno silenzio dell’amministrazione comunale Lametina che ancora una volta stenta ad assumere posizioni a tutela del territorio preferendo sostenere logiche partitiche.
Alla luce di tutte le predette considerazioni chiediamo, con urgenza, l’istituzione di un tavolo tecnico con la presenza dell’amministratore della SACAL, del Presidente Occhiuto e del Sindaco di Lamezia Terme ed aperto alla partecipazione delle forze politiche, sindacali associative cittadine e di tutti gli interessati affinché venga chiarita una volta per tutte quale sia il programma gestionale della SACAL e quali le intenzioni della società aeroportuale in merito allo scalo Lametino essendo incomprensibili tutte le scelte fin qui assunte.
Massimiliano Serrao
Direttivo Cittadino Azione