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Celebrazione di voci e storie: la Montagna Teatro Festival 2024

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Celebrazione di voci e storie: la Montagna Teatro Festival 2024

In continuità con l’edizione dello scorso anno La Montagna teatro festival 2024 occupa nuovi spazi a Decollatura

Il teatro fuori dalle strade più battute a favore anche di nuovo pubblico e panorami inusuali, tessendo la trama del territorio.

Il centro storico di Cerrisi, il borgo di Rizzi e il quartiere di Passaggio faranno da sfondo naturale ai tre spettacoli in programma. In questi tempi che festeggiano la fine degli ideali, che fanno di necessità virtù e spettacolarizzano il dolore, gli organizzatori scelgono di raccontare tre personaggi in controtendenza.

C’è Danilo Dolci, l’impegno civile e l’ideale di solidarietà ‘convissuta’ con i diseredati siciliani degli anni ’50; una donna emigrata dal sud d’Italia per necessità ai primi del ‘900, emblema delle migrazioni passate e presenti; il dolore intimo, privato e consapevole di una donna vittima di violenza.

Si parte lunedì 5 agosto con il felice ritorno a LA MONTAGNA di Giuseppe Semeraro (Principio Attivo Teatro) con un progetto dedicato a Danilo Dolci: Digiunando davanti al mare di Francesco Niccolini, regia di Fabrizio Saccomanno.

Danilo Dolci

Danilo Dolci, poeta, sociologo, attivista… difficile darne una definizione compiuta. Triestino d’origine, nei primi anni ’50 sceglie di vivere in Sicilia e, al fianco di contadini, pescatori, disoccupati, lottare per il riscatto da un’esistenza di povertà e diritti negati, in una terra dimenticata dallo Stato e saccheggiata dalla mafia.

Di lui, Piero Calamandrei ha scritto “[…] si è fatto pescatore affamato e spalatore della trazzera per far intendere a questi diseredati, coll’eloquenza dei fatti, che la cultura è accanto a loro, che la sorte della nostra cultura è la loro sorte, che siamo, scrittori e pescatori e sterratori, tutti cittadini dello stesso popolo, tutti uomini della stessa carne”.

Digiunando davanti al mare è l’appassionato racconto dell’uomo Dolci e della forza dirompente delle battaglie collettive non violente per insegnare a un popolo a crescere, a desiderare e a sognare ciò di cui ha bisogno.

In una scena nuda complice di una rara intensità narrativa, Danilo, il poeta, e Zi’Mbrogi, il brigante, convivono nel corpo di Semeraro guidandone emozioni, movimenti e voci. Parafrasando il verso forse più noto di Dolci: Ciascuno cresce solo se sognato, diremmo “Ciascuno vive solo se ricordato” oggi, qui, nel centenario della sua nascita.

Danilo Dolci

Proseguendo nel programma, lunedì 12 agosto è la volta di Dietro il Sud di e con Emanuela Bianchi prodotto dall’Associazione Confine Incerto. L’emigrazione come necessità, quasi come una consuetudine che non si può interrompere. La nostalgia come passione del ritorno.

Dietro il Sud è una biografia emotiva incentrata sui racconti della protagonista, un’emigrata del ‘900, che rievoca attraverso la sua esperienza, quella di chi è costretto a lasciare casa e cari per cercare di realizzarsi altrove, come hanno fatto parenti e amici prima di lei.

Il suo è uno sguardo altalenante tra ricerca del nuovo e attaccamento tenace alla propria identità. Ieri come oggi, qui o altrove, migrante è chi si trovi a vivere una condizione di estraneità, di ‘fuori luogo’ e in questo senso la ‘nostra eroina’ ne è il paradigma.

Dietro ogni Sud vi è il bagaglio di uomini e donne che sono andati via: quella inestimabile ricchezza generata dalle culture che si incontrano, un vero atto creativo che il cammino mette in movimento.

Martedì 13 agosto alle 18.00 nel giardino della Biblioteca Comunale di Decollatura, Emanuela Bianchi, attrice e in questo caso autrice, converserà con il pubblico su L’ultima strega. Una storia vera dalla Calabria del XVIII secolo (Oligo Ed. Modena, 2024). Il libro narra la vicenda di Cecilia Faragò, vedova e analfabeta, accusata di stregoneria. Sabato 24 agosto è di scena Anna Macrì con il suo Ballata per piccole iene, prodotto dall’Associazione Confine Incerto. Un atto unico sulla violenza di genere, ispirato al libro Gli amori malvagi della stessa Macrì.

Celebrazione di voci e storie: la Montagna Teatro Festival 2024

La protagonista non ha nome, età, status e ruolo sociale, etnia, è tutte le donne che, in vita, scendono agli inferi per mano di un uomo. È la voce di tutte le donne, dolore nudo senza lacrime, male senza pietismi né misericordia, urlo che costringe a sentire ciò che non si vuol sentire, a guardare ciò che si preferisce non vedere.

Ballata per piccole iene è uno squarcio nel velo di un sistema che relega le donne nel ruolo di vittime e derubrica la sopraffazione maschile sistematica a mera notizia di cronaca.

Non soltanto questo, ma, forse per la prima volta, il testo affronta la violenza dei figli sulle madri, il dolore più atroce che rimane muto per una donna costretta al silenzio per amore materno. Domenica 25 agosto alle ore 18.00 nel giardino della Biblioteca Comunale di Decollatura, l’autrice Anna Macrì converserà col pubblico su Gli amori malvagi.

Dieci storie di ordinaria violenza (Biblioteka Ed. Roma, 2024), il libro cui si ispira lo spettacolo Ballata per piccole iene. Questa edizione de LA MONTAGNA Teatro Festival, che continua ad essere un evento autofinanziato e organizzato dal basso con passione ed estrema cura e dedizione, potrà avvalersi del prezioso contributo della ProLoco di Decollatura che coprirà parte delle spese vive, e dell’Amministrazione comunale che ha deciso di destinare parte del finanziamento del Progetto sul “Turismo delle radici” allo spettacolo Dietro il Sud, che per la tematica corrisponde alle caratteristiche previste dal Bando.

A loro i dovuti e sentiti ringraziamenti, a spettatori e spettatrici interessati una raccomandazione: accorrete numerosi!

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