Lamezia. Il liceo Galilei apre l’anno scolastico con l’evento “Educatori in dialogo”

Educatori in dialogo: costruire ponti tra famiglia e scuola per il benessere dei giovani

Per l’apertura del nuovo anno scolastico 2024/2025 il Liceo Scientifico Galilei ha offerto alle famiglie degli alunni delle classi prime un incontro intitolato “Educatori in dialogo” tenuto dal dottor Marco Santilli, neuropedagogista clinico, Presidente dell’Associazione “La Nuova Parola”, docente universitario.

ll progetto fortemente voluto dalla Dirigente scolastica Teresa Goffredo nasce dal momento di crisi profonda che coinvolge l’istituzione famiglia e l’istituzione scuola, nel loro diverso ruolo di educatori e nell’interazione che avviene nello svolgimento di tale compito.

Dopo i saluti della Ds Goffredo e l’intervento dell’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Annalisa Spinelli che hanno sottolineato l’importanza dell’azione di tali istituzioni per il benessere dei ragazzi, ha preso la parola il dottor Marco Santilli che ha relazionato sulla necessità di ridefinire l’idea stessa di scuola, del diverso ruolo che deve assumere la parte genitoriale nel percorso di formazione del proprio figlio ed il rapporto che entrambe le componenti hanno in un processo che veda la persona-alunno nella sua globalità e ne promuova lo sviluppo cognitivo, relazionale ed emozionale.

I tempi sono cambiati ed i ragazzi si sono uniformati al cambiamento.

È necessario, per poter entrare dentro di loro, cambiare l’approccio genitoriale verso il proprio figlio, non concentrarsi sulle prestazioni didattiche bensì sulla crescita emozionale favorendo e valorizzando l’autostima del ragazzo, la sua autonomia e l’acquisizione di un metodo di studio basato fondamentalmente sulle proprie capacità e attitudini.

Il ragazzo che entra a scuola oggi tra sei mesi sarà diverso. Il Dottor Santilli, a fine convegno, offre dei piccoli consigli: bisogna che i genitori escano dalla logica del voto, il voto negativo deve essere accolto, non si deve aver paura dell’ansia dei figli, perché in molti casi è grazie ad essa che saranno stimolati a studiare, bisogna lasciarli liberi di studiare quando e dove vogliono, perché l’unico vero metodo di studio è “quanto amo ciò che studio”.

Alla fine del convegno il dottore si è subito messo a disposizione delle domande dei genitori presenti non negandosi nemmeno a quelle più personali e delicate. La Dirigente, salutandolo e ringraziandolo per la disponibilità, gli ha rinnovato l’invito alla collaborazione che ormai intrattiene con il Liceo da qualche anno, laddove si è molte volte ravvisata la necessità di un suo intervento per la risoluzione di problematiche legate all’età adolescenziale.

L’uditorio attento, ha accolto con entusiasmo e vivo interesse le parole del relatore che, visti i recenti fatti di cronaca, rappresentano un momento di conforto e di guida nel rapporto relazionale con i propri figli in un delicato momento di passaggio e di crescita.