Il Comitato di Lamezia Terme e la Lotta contro l’Autonomia Differenziata
3 min di letturaIl 5 febbraio 2024 a Lamezia Terme, nel Chiostro San Domenico nasceva il Comitato “Difendiamo la Costituzione” per opporsi all’autonomia differenziata e al premierato
L’invito è stato raccolto dai rappresentanti locali dei partiti di opposizione al governo Meloni (Pd, 5stelle, Rifondazione, SI, Azione e Iv) da quelli sindacali della Cgil, Uil e Gilda, dalle associazioni Acli, Arci e da tanti movimenti di volontariato e servizio, laici e cattolici.
Andando avanti, nell’opera di sensibilizzazione tra la gente, sul disegno “eversivo” della proposta di legge (allora era ancora un disegno) della Lega e dei suoi alleati di governo, ci siamo resi conto della disinformazione e, soprattutto, di quanto le persone ignorassero i contenuti e i pericoli che essa comporta per il futuro del Meridione e per l’unità stessa del Paese.
Si è avvertita anche la necessità, come Comitato, di collegarci a tutti gli altri Comitati unitari che erano sorti, nel frattempo, in tutta Italia attraverso la rete No AD.
È cominciato allora un impegnativo lavoro fatto di incontri pubblici, di convegni specifici, di presenze sul territorio e nelle periferie con gazebo e tavolinetti per raccogliere petizioni contro il disegno di Legge.
Quando il 19 giugno 2024, veniva approvata in via definitiva l’autonomia differenziata ad opera della maggioranza di destra che siede in Parlamento, il nostro Comitato, con tutta la rete italiana di opposizione, abbiamo iniziato una vasta, partecipata e coinvolgente campagna democratica finalizzata a raccogliere le firme dei cittadini per chiederne il Referendum abrogativo di questa legge divisiva e incostituzionale che, come ha brillantemente sottolineato il Vescovo della città, mons. Parisi, in un convegno sull’argomento, è “il tentativo di istituzionalizzare le differenze economiche, sociali e culturali presenti nel Paese“.
Sono passati 45 giorni di impegno e lotta democratica ed abbiamo raccolto tantissime firme di cittadini che non si rassegnano ad un futuro peggiore, ancora più incerto e divisivo. In Italia ci avviamo a superare il milione di firme, mentre al Comune di Lamezia , risultato insperato all’inizio, tra Comitato, partiti e sindacati, superiamo complessivamente le 6000 firme.
Possiamo considerare terminata la prima fase (on-line si può continuare a firmare sino al 30 settembre) e così anche il nostro lavoro di raccolta. Ieri sera abbiamo, in un clima unitario e di festa abbiamo aderito al Firma Day sul corso Nicotera e abbiamo definito la raccolta cartacea delle sottoscrizioni in collegamento con le molte altre piazze d’Italia.
Ci prepariamo, da adesso, una volta ammesso il Referendum, a lavorare per convincere i cittadini a divenire “elettori”, tutti e di qualsiasi orientamento politico, per recarsi alle urne e completare il lavoro: votare SI all’abrogazione della legge Calderoli.
Grazie a tutti per il lavoro fatto nel pieno convincimento che insieme, uniti si può!!!
Il Comitato “Difendiamo la Costituzione” di Lamezia Terme