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Lamezia. Cittadino a Masi: il mio era solo un appello alla coesione nel centrosinistra

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Lunedi, riprendendo un articolo sulla stampa che parlava di “commissariamento” del Pd, ho mutuato quell’espressione per fare un’analisi dello stato attuale in cui versa il partito a livello locale; evidentemente detta dai giornalisti non aveva turbato la serenità di Masi, pronunciata da me, lo ha fatto infuriare tanto da indurlo a replicare, in modo scomposto, a quella che per me era una semplice riflessione, oltre che una aperta ed incondizionata disponibilità a partecipare al tavolo del centrosinistra.

Ero così in buona fede che gli ho inoltrato il comunicato appena pubblicato. Nelle mie intenzioni volevo fargli un endorsment, visto che oggettivamente non gli è stato consentito di guidare il Pd, benchè legittimamente eletto, e non certo a seguito di un golpe.

Detto ciò dalla replica di Masi scopro che il Pd locale è assimilabile alla famiglia del Mulino Bianco, che si vogliono bene tutti e che io non devo osare esprimere la mia opinione. Mi sembra lo stesso atteggiamento assunto da una certa destra al governo. Peccato che la cronaca di questi mesi ha visto comunicare le varie anime del Pd a suoni di comunicati, pec, ricorsi, richieste di dimissioni, svalutazioni di azioni adottate ed attacchi reciproci.

Ma forse Masi ha visto un altro film. Gli evito di riproporgli la sequela di attacchi incrociati che hanno caratterizzato la vita del Pd lametino; richiamo solo uno degli ultimi comunicati, quello del 24 agosto, nel quale Luigi Muraca, Lidia Vescio, Giovanni Gallo, Antonio Sirianni, Fabrizio Muraca, Giandomenico Crapis, Fernando Miletta, Vittorio Paola, Francesco Cortellaro, Osvaldo Rocca, Angelo Curcio, Francesco Carito e Palmira Caparrotta in una nota, tra le tante cose carine che gli dicono affermano “È chiaro che Masi non è interessato al bene comune o all’unità del partito, ma piuttosto alla sua permanenza in una posizione di comando, a discapito della volontà degli iscritti e degli interessi della città di Lamezia Terme. Questo tentativo di manipolare la situazione e di ignorare il malcontento diffuso è l’ennesima dimostrazione della sua inadeguatezza politica. Il partito merita una leadership capace di ascoltare e rispettare la volontà della base, che metta al primo posto il bene della collettività e non i propri interessi personali.Chiediamo pertanto che Masi prenda atto della sua sconfitta e favorisca un cambio di direzione che possa restituire al nostro circolo l’unità e la credibilità necessarie per affrontare le sfide future“.

Ma forse era al mare e non lo ha letto. Masi nella sua replica scomposta mi ricorda anche che “Il gradimento dei componenti del Coordinamento politico non può riguardare la consigliera Lucia Cittadino ma soltanto gli iscritti e i militanti del PD di Lamezia” gli rammento che fare politica significa esporsi, dire la propria opinione, proporre soluzioni, stimolare la discussione ed il confronto in maniera costruttiva.

E anche se questa mia abitudine mi espone spesso ad attacchi violenti ed inopportuni, sia a mezzo stampa, che social che privatamente, questo continuerò a fare.

Mi rammenta anche che “In questi anni, il PD di Lamezia, non ha mai sindacato le scelte politiche (a volte molto discutibili) e autonome della consigliera Cittadino” gli devo ricordare che sono stata spesso attaccata pubblicamente e privatamente per non aver accettato indicazioni del partito che non condividevo, e credo di essere l’unica nella storia ad essere stata aggredita verbalmente e quasi fisicamente proprio da un esponente del Pd in pieno consiglio comunale, senza alcuna parola di solidarietà del democratico Segretario Masi, che non ha mai ritenuto di prendere le distanze.

Sono stata finanche querelata, con conseguente archiviazione. Non da ultimo, proprio ieri sera, un suo iscritto, Fabrizio Muraca, ha postato la mia bella faccia sia sulla sua bacheca di Facebook che nelle sue storie, con evidente intento denigratorio e dileggiante.

Con tanto di risatine di compiacimento e like da parte di tante donne democratiche!

Detto ciò nell’augurare un proficuo lavoro al PD lametino ribadisco a Masi e compagnia cantante che continuerò ad esprimere la mia opinione perché credo che chi mi ha eletto debba sapere da che parte sto e quale sia la mia idea di fare politica; chiudo affermando che il mio avversario politico è e rimane il centrodestra e non certo il centrosinistra, i cui valori mi sono stati inculcati sin da bambina dai miei genitori, in primis da un uomo di altri tempi, mio padre!

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