Tumori del colon retto: l’importanza della prevenzione
3 min di letturaNel corso dell’incontro organizzato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli sono stati diffusi i dati dello screening effettuato nei mesi scorsi
COSENZA – La scienza medica ha compiuto passi da gigante nella lotta alle patologie oncologiche.
Fare prevenzione resta l’arma più importante per il cittadino, affinché possa avere maggiori probabilità di essere curato in tempo e guarire. Questo, in sintesi, il messaggio scaturito dall’incontro a caminetto dal tema “Progressi in chirurgia oncologica colorettale” che si è svolto nei giorni scorsi presso la Sala Convegni dell’Hotel S. Francesco di Rende.
L’evento, organizzato dal Rotary Club Cosenza Sette Colli nell’ambito del proprio progetto di service “Il Rotary per la salute”, rappresenta l’ideale punto di continuità con l’attività di screening effettuata nei mesi scorsi, frutto di una partnership promossa dal club bruzio in accordo con l’Assessorato alla Salute del Comune di Cosenza, l’AFT Kos, il Poliambulatorio Ginecos e il Laboratorio di Analisi Cliniche Perugini.
L’incontro a caminetto è stato introdotto dai saluti di Maria Francesca Valente, Presidente del RC Cosenza Sette Colli, la quale, nel salutare i convenuti (tra cui Sergio De Buono, Assistente del Governatore del Distretto Rotary 2102, Casimiro Giannuzzi, Formatore distrettuale Rotary e Maria Teresa De Marco, Assessore alla Salute del Comune di Cosenza) e ringraziare i partner, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa di screening che – ha sottolineato – “rientra appieno nell’attività di service rotariano, e ci sprona a continuare su questa strada”.
La Presidente Valente ha quindi presentato i relatori, ovvero il Dr. Tullio Chimenti, referente dell’AFT KOS di Cosenza, la Dr.ssa Rosa Federica Talarico, oncologa presso il presidio ospedaliero “S. Francesco” a Paola, il Prof. Ludovico Docimo, Ordinario di Chirurgia Generale, Direttore del Dipartimento Medico-Chirurgico ad Alta Specialità, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e Presidente Eletto della Società Italiana di Chirurgia, e il Dr. Antonino Iannello, chirurgo presso la casa di Cura “Villa del Sole” di Cosenza.
Quest’ultimo ha svolto le veci del moderatore sottolineando anch’egli la crucialità di azioni di prevenzione, soprattutto quando queste sono agevolate da iniziative di service che tendono ad avvicinare ancor di più il cittadino alla medicina.
Lo screening è stato attuato mediante test per la ricerca di sangue occulto nelle feci. Un migliaio i pazienti contattati, di età compresa tra i 40 e i 45 anni e residenti nell’area urbana cosentina. 330 quelli che hanno partecipato all’indagine. 80 di essi – pari al 24% degli indagati – sono risultati positivi. Tra questi ultimi, sottoposti a colonscopia, 5 sono risultati affetti da poliposi (condizione altamente predisponente al cancro) e 3 (pari al 3,75% dei positivi e allo 0,9% degli indagati) da carcinoma.
Nel suo intervento, il dr. Chimenti ha sottolineato l’importanza dell’AFT (acronimo di Aggregazione Funzionale Territoriale), nato come
strumento per garantire, tramite medici di medicina generale che prestano attività ambulatoriale, l’erogazione delle prestazioni mediche di base. Dal canto suo, la dr.ssa Talarico ha posto l’attenzione su quanto la scarsa adesione alle campagne di prevenzione in periodo Covid, specie al Sud, abbia generato un picco nell’incremento delle casistiche tumorali, mentre fino al 2020, con una maggiore adesione alle iniziative di prevenzione, l’incidenza era diminuita di circa il 20%.
TInfine, il Prof. Docimo ha relazionato sullo stato della chirurgia colorettale, compiendo un excursus storico di notevole interesse che ha evidenziato i passi da gigante compiuti in un settore così cruciale e sfidante. Dopo un proficuo scambio tra relatori e platea, le conclusioni sono state tratte dall’Assistente del Distretto Rotary 2102 Sergio De Buono, il quale, nel portare i saluti della Governatrice Maria Pia Porcino, ha ringraziato per le esposizioni dei relatori augurandosi che l’attività di screening su queste patologie possa proseguire nei prossimi mesi.